“Va bene così”. Primoz Roglic è il grande sconfitto di giornata al termine della prima tappa del Giro d’Italia: il corridore sloveno della Jumbo-Visma ha tagliato il traguardo della cronometro di Ortona con 42 secondi di ritardo rispetto al vincitore, Remco Evenepoel. Un distacco molto importante soprattutto in considerazione del fatto che, negli ultimi anni, lo sloveno ha sempre brillato nelle crono che presentavano tratti in salita: basti pensare alla cronometro olimpica di Tokyo, che presentava un grande dislivello.
Dopo il traguardo, lo sloveno si è fermato solo pochi minuti per salutare moglie e figli. E’ subito salito nel van della squadra ed è tornato in albergo. Roglic dice solo “va bene così”. Poche parole e uno sguardo che non ha tradito alcuna emozione nel dopo tappa.
La Jumbo-Visma non si è avvicinata di certo nel modo migliore a questo Giro d’Italia. La squadra di Primoz Roglic è stata colpita dal Covid in maniera importante, con tre corridori che hanno dovuto rinunciare alla partecipazione alla corsa rosa. All’ultimo secondo è stato sostituito anche Jan Tratnik, vittima di un incidente stradale.
Il primo round è stato vinto da Evenepoel. Adesso bisognerà vedere se i nuovi gregari di Roglic riusciranno a tenere testa alla Soudal Quick-Step nelle tappe in salita. Il primo banco di prova importante, ancora più che Lago lacero, potrebbe essere Campo Imperatore, che arriva dopo la difficile tappa di Napoli. Bisogna sottolineare tuttavia che Evenepoel ha testato la frazione partenopea durante la sua marcia di avvicinamento alla corsa rosa: si tratta di una tappa che potrebbe permettere numerosi attacchi da lontano e gli uomini di classifica non possono perdere terreno in una giornata che, sulla carta potrebbe essere considerata (a torto) interlocutoria.