Per il secondo giorno consecutivo, il Tour des Pyrénées si è svolto tutt’altro che in sicurezza. Già nella frazione di ieri le atlete si sono ritrovate, a pochi chilometri dal traguardo, auto estranee all’organizzazione di gara che si sono intrufolate sul percorso, mettendo a serio rischio l’incolumità di tutte le ragazze.
Per protesta, quest’oggi, le ragazze hanno deciso di neutralizzare i primi 26 chilometri di tappa. Nonostante questa decisione, poco dopo la “partenza ufficiale” il gruppo si è ritrovato ancora una volta con delle auto lungo il tracciato. Una situazione incresciosa per una gara elite femminile, ma più in generale per una manifestazione ciclistica, di qualsiasi livello.
❌ Vehículos con tráfico abierto mientras @yuraniblanco del @LABORALkTeam va escapada
— Esencia Ciclista (@EsenciaCiclista) June 9, 2023
???? Coches ocupando gran parte de la calzada al paso por el pelotón en la 1ª etapa Tour des Pyrénées#EsenciaCiclista #TourPyrenees #CICTourFéminin pic.twitter.com/UUNrvhZpEw
La tappa odierna prevedeva il suo arrivo a Hautacam, salita dove nel 2000 Lance Armstrong e Marco Pantani si sfidarono per la prima volta. Le atlete della Human Powered Health si sono fermate a bordo strada e hanno invitato le altre ragazze a farlo: pochi chilometri più tardi il gruppo è ripartito, ma c’erano tante auto parcheggiate a bordo strada, di conseguenza la circolazione delle ragazze è stata resa difficile dalla carreggiata ristretta.
❌ Ante la falta de seguridad, de nuevo, en la 2ª etapa del Tour des Pyrénées, la etapa ha quedado parada
— Esencia Ciclista (@EsenciaCiclista) June 10, 2023
???? Esta mañana se realizó una reunión para abordar la falta de seguridad#EsenciaCiclista #TourPyrenees #CICTourFéminin pic.twitter.com/u3wphubXpJ
Alla fine di un’autentica giornata di passione, la vittoria è andata a Marta Cavalli. Ed è un successo davvero importante per la portacolori della FDJ-Suez. Dopo una primavera avara di soddisfazioni e i tanti problemi portati dalla caduta del Tour de France Femmes dello scorso anno, l’azzurra è riuscita a vincere su un arrivo in quota davvero molto difficile, sintomo del fatto che i problemi sembrano essere davvero alle spalle. Il 30 giugno partirà il Giro d’Italia donne: chissà che non si possa davvero ricominciare a sognare.