“Sono devastato da questa notizia”, ha scritto sui social Remco Evenepoel, campione del mondo in carica, in una storia dove è riportata anche la foto di Gino Mader. Anche l’iridato sta correndo il Giro di Svizzera, e proprio ieri, al termine della frazione vinta da Juan Ayuso, ha deciso di prendere una posizione netta contro il comitato organizzatore della corsa, reo di aver inserito una discesa eccessivamente pericolosa, dove è caduto tragicamente Mader, ma non solo lui: anche Magnus Sheffield era caduto in quel frangente.
La tappa di ieri del Giro di Svizzera terminava a La Punt. I corridori hanno dovuto scalare la salita dell’Albulapass per poi scendere in picchiata al traguardo. 10 km di discesa che sono stati fatali al corridore svizzero della Bahrain-Victorious.
Quando si era saputo della brutta caduta che aveva coinvolto Magnus Sheffield e Gino Mader, Remco Evenepoel, dopo aver tagliato il traguardo, ha voluto dire la sua: “Non è stata un’idea intelligente collocare l’arrivo di una tappa del genere dopo una discesa. Ma a quanto pare c’è sempre bisogno di maggiore spettacolo. Deve succedere qualcosa per farci reagire”. Su Instagram ha in seguito aggiunto: «Spero che gli organizzatori e noi stessi ciclisti possiamo fare del finale di tappa di oggi uno spunto di riflessione. Dovremmo pensare ai rischi che corriamo scendendo da una montagna».
Parole che sembrano quasi essere – purtroppo – profetiche di ciò che è successo a meno di 24 ore di distanza dalla caduta. Ricordiamo che Sheffield è attualmente ricoverato a Samedan, e ha riportato una commozione cerebrale oltre a numerose contusioni.
La caduta di Gino Mader è stata invece fatale. Il ciclista è morto questa mattina: l’intervento dei mezzi di soccorso al momento dell’incidente, tra l’altro, era particolarmente difficile in quanto alcune zone dell’Albulapass sono decisamente impervie. “Preghiamo per lui”, aveva scritto in un post sui social la Bahrain-Victorious sui propri profili social ufficiali.