Jonas Vingegaard, fino ad oggi, sta ampiamente meritando di vestire la maglia gialla. Lo vogliamo sottolineare perchรจ a conti fatti, mentre stanno per finire le prime due settimane di Tour de France, il danese non ha mai avuto una giornata brutta. Sicuramente sul Puy-de-Dome ha dovuto cedere qualcosa a Tadej Pogacar, ma non รจ mai capitato che non fosse in grado di rispondere alle accelerazioni dello sloveno. Magari non risponde subito, proprio perchรจ la sua forza รจ la regolaritร , ma in qualche modo รจ sempre riuscito a dire la sua.
Dall’altra parte, Pogacar, che รจ indietro di soli dieci secondi in classifica generale, ha preso piรน di un minuto da Vingegaard nella tappa di Laruns, quando sul Col de Marie Blanque non รจ riuscito a rispondere al suo avversario nella tappa vinta da Jai Hindley. E’ vero, il giorno dopo poi ha vinto, e non รจ poco essere rientrati in classifica ed essere distanti solo dieci secondi dalla maglia gialla.
E’ quindi un Tour de France che puรฒ essere deciso, paradossalmente, proprio nella cronometro di martedรฌ. Dico paradossalmente, perchรจ molti specialisti delle prove contro il tempo – come Primoz Roglic e Geraint Thomas – non sono venuti al Tour de France proprio perchรจ c’era troppa poca cronometro. Ci sono solo 22 km da affrontare martedรฌ, ma possono dire tutto sulla corsa.
Fino ad oggi, Vingegaard, sostenuto da regolaritร di risultati e da una squadra che oggi ha fatto davvero la parte del leone, sta meritando di vestire la maglia gialla. Bisognerร capire come potrร reagire se dovesse avere anche lui una giornata storta. L’anno scorso non ne ha avute, e non ne ha avute nemmeno quest’anno, fino ad oggi. Nella tappa vinta da Tadej Pogacar a Cauterets-Cambasque, il danese ha perso 24 secondi, ma non รจ sembrato in crisi. Chiaramente non stiamo augurando a nessuno dei due di avere una brutta giornata, ma in tre settimane possono capitare a tutti.