Arnaud De Lie è apparso piuttosto arrabbiato con i suoi colleghi al termine della tredicesima tappa del Tour de France 2024, rei di “guardarsi indietro” nelle tappe con arrivo allo sprint. Il corridore della Lotto Dstny è stato protagonista sin dalle fasi iniziali della giornata, riuscendo a inserirsi nella fuga che, tuttavia, non ha preso un grande vantaggio sul gruppo a causa della presenza di Adam Yates (UAE Team Emirates).
De Lie è stato molto attivo nel provare a staccare un ulteriore gruppo di attaccanti, ma è stato poi ripreso e si è concentrato sulla volata finale per lottare per il successo sul traguardo di Pau.
Pues casi ???? de Lie … pero casi al suelo ???????? #TDF2024 pic.twitter.com/uvWfv9iCLJ
— Van der Peter (@vanderdalio) July 12, 2024
A poche centinaia di metri dall’arrivo, il 22enne è stato rallentato da una caduta generatasi dallo scontro tra il compagno di squadra Maxim Van Gils e Amaury Capiot (Arkéa-B&B Hotels). Pur riuscendo a stare in piedi per miracolo, De Lie ha dovuto dire addio alla possibilità di giocarsi le proprie chances allo sprint. Ha imputato l’incidente a Capiot, che secondo lui si era distratto mentre si stava rialzando dopo aver portato in posizione Arnaud Démare.
“Qualcuno si gira all’improvviso e perde l’equilibrio così – ha spiegato De Lie al termine della tappa odierna del Tour 2024 – si parla di cartellini, no? Penso che se dai uno, due cartellini qualcosa magari succede. Guarda nel calcio, dopo il primo cartellino alla seconda scivolata si fa più attenzione. Quando qualcuno si guarda dietro non c’è molto che puoi fare… Oggi mi sentivo benissimo, era qualcosa di straordinario, davvero. Mi sentivo davvero bene. Penso di aver fatto tutta la corsa davanti. Ma purtroppo il ciclismo è così, a volte pensi di vincere e ci arrivi lontano, mentre altri giorni non pensi di poter far granché invece vinci. Comunque, quando vai così vicino a cadere, pensando anche a dove ero un anno fa, riesci a mettere tutto in prospettiva”.