La situazione di Lennert Van Eetvelt alla Vuelta 2024 continua a peggiorare. Mentre nella prima settimana era tra i migliori in salita, mercoledì non ha potuto fare altro che soffrire nelle retrovie del gruppo. Il direttore sportivo della Lotto-Dstny, Mario Aerts, attribuisce la causa al caldo estremo dei primi nove giorni.
Van Eetvelt è arrivato penultimo nella tappa di ieri alla Vuelta 2024, l’undicesima, quasi un quarto d’ora dopo i corridori di classifica con cui aveva gareggiato nella prima settimana. Martedì aveva già avuto difficoltà , ma era riuscito a rimanere nel gruppo; mercoledì, invece, tutto è andato storto. “Non riuscivo a respirare. In due giorni sono passato dall’essere tra i primi dieci in corsa agli ultimi dieci. Dopo la prima salita, ho persino avuto la sensazione di svenire. Sono contento di essere riuscito ad arrivare al traguardo.” La disperazione nella voce di Van Eetvelt era evidente.
“Già ieri sentiva che c’era qualcosa che non andava con le vie respiratorie,” ha spiegato Mario Aerts, direttore sportivo della Lotto Dstny. “Da qualche giorno diceva che non stava bene. Anche l’ottavo giorno, quando è arrivato nono, si lamentava delle gambe. Speravamo che la giornata di riposo gli avrebbe fatto bene, ma è andata peggio”.
Cosa sta succedendo esattamente? “Non è Covid, lo abbiamo testato per quello,” ha detto Aerts, che pensa che il caldo estremo a cui i corridori sono stati esposti nella prima parte della Vuelta sia una delle cause. “Non dobbiamo sottovalutare quei nove giorni di corsa sotto il sole cocente. Hanno gareggiato con temperature di quaranta gradi. Non si è trattato solo di tre giorni caldi; faceva caldo ogni giorno.”