Filippo Ganna a un passo dal sogno: “Peso 86 kg, sono felice di aver onorato la maglia”

PERGOLA – La Tirreno-Adriatico 2025, per ora, ha un solo padrone: Filippo Ganna. Il corridore della Ineos-Grenadiers ha vinto la cronometro iniziale e ha conservato la maglia azzurra di leader della classifica generale fino ad oggi, alla vigilia della tappa regina della Corsa dei Due Mari. Il tutto, coronato da delle ottime prestazioni in salita per lui che non è di certo uno scalatore: “Peso 86 kg. Tutti mi dicono che sono troppo magro, ma la bilancia dice questo – ha spiegato Filippo Ganna in conferenza stampa – e sono felice di quello che ho fatto anche oggi perchè non so quanti corridori là davanti, nel finale, siano sopra gli 80 kg di peso”.

Fino ad oggi, il miglior Filippo Ganna in salita lo abbiamo visto nel 2020, quando, in un arrivo in salita della Vuelta San Juan in Argentina, chiuse secondo alle spalle di Remco Evenepoel. “Rispetto a quella tappa peso cinque chili in più, ma soprattutto sono tranquillo e consapevole di essere in una squadra che vuole continuare a farmi crescere”.

La tappa di Pergola della Tirreno-Adriatico 2025 si è chiusa con un incidente meccanico: “Nel finale ho preso una buca, la catena si è incastrata tra la corona e il telaio, ho dato un colpo di pedale un po’ troppo forte e ho strappato il deragliatore posteriore”. Ma l’incidente è avvenuto nei tre chilometri dalla conclusione, quindi il tempo è stato neutralizzato. “Ora spero di poter continuare così almeno per un’altra settimana. Sono venuto alla Tirreno per fare bene nella cronometro, nella terza e quarta tappa. Ieri ho sentito Geraint Thomas, dall’alto della sua esperienza mi ha detto che con la condizione che ho, anche con una giornata in più di fatica non sarebbe cambiato nulla”.

Eppure, se Filippo Ganna dovesse passare indenne la salita di Frontignano, potrebbe ipotecare la maglia azzurra. Ma lui non si sbilancia: “Non ci sto prendendo gusto ad essere leader della classifica, ieri sono arrivato in hotel un’ora e mezza dopo la tabella di marcia. Stimo tanto i corridori che puntano alla generale. E’ davvero stressante rimanere con addosso il sudore, il freddo e la pioggia per qualche ora in più, ma la maglia deve essere onorata. Se domani dovessi perderla sarei felice di quello che ho fatto fin qua”.

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