“Sono stato uno stupido”. Lo spettatore che ha lanciato la borraccia a van der Poel chiede scusa pubblicamente

Il tifoso che lanciato una borraccia a van der Poel lanciandogli una borraccia durante la sua vittoria in solitaria alla Parigi-Roubaix 2025 ha chiesto ufficialmente scusa. L’uomo, un cittadino belga, ha raccontato per la prima volta quanto accaduto ai microfoni di Het Laatste Nieuws, tramite il suo avvocato Peter Desmet, esprimendo profondo rimorso.

L’incidente, avvenuto a 33 km dall’arrivo, è stato ripreso in diretta televisiva. Van der Poel, nonostante il colpo ricevuto al volto, è riuscito a rimanere in sella, ma ha definito quanto accaduto come “una pietra in faccia” e ha parlato apertamente di “tentato omicidio”.

Borraccia a van der Poel, le parole dello spettatore: “Mi vergogno da giorni”

“Naturalmente, volevo innanzitutto chiedere scusa a Mathieu van der Poel in persona. Sono felice che abbia tagliato il traguardo per primo domenica, nonostante la mia stupida azione“, ha dichiarato il tifoso a Het Laatste Nieuws.

“Allo stesso tempo, mi rendo conto di dovermi scusare con ogni corridore e con ogni appassionato di ciclismo. Mathieu van der Poel stava arrivando e, quando è passato, ho preso quella stupida decisione e ho lanciato quella borraccia. Perché l’ho fatto? Me lo sto chiedendo da allora, ma non ho nemmeno io una spiegazione. È stato un impulso estremamente sciocconon riesco a spiegarlo in altro modo.”

La persona che ha lanciato la borraccia a van der Poel in pieno volto ha spiegato di aver passato la mattinata a bere in una tenda vicino al settore di pavé, ammettendo di essere sotto l’effetto dell’alcol al momento del gesto: “Siamo arrivati intorno alle 11. Abbiamo bevuto qualcosa nella tenda lì vicino. Stavamo aspettando il passaggio dei corridori. E sì, devo ammettere di aver bevuto un po’ troppo.”

“Nel prato tra la tenda e il tratto di ciottoli ho visto quella borraccia gialla, forse gettata da uno juniores quella mattina. Senza pensarci troppo l’ho raccolta. Mi sono sentito malissimo quando l’ho colpito. Dopo mezzo secondo mi sono già pentito di averla lanciata.

Mi sono vergognato per giorni. Da un lato ero felice che non sia caduto. Ma mi chiedo ancora: perché l’ho fatto? Come ho potuto essere così stupido?

Conseguenze legali in arrivo

L’uomo si è presentato volontariamente alla polizia belga il giorno dopo la gara, inviando anche una lettera di scuse a Van der Poel. Il suo avvocato, Peter Desmet, ha affermato:
Il mio cliente si assumerà la responsabilità legale. Naturalmente, preferiremmo risolvere la questione tra le parti, ma capiamo che si tratta di una questione di principio.”

Poiché l’incidente è avvenuto in Francia, ma entrambi i soggetti coinvolti vivono in Belgio, la gestione legale sarà complessa. Tuttavia, la posizione dell’UCI e della squadra Alpecin-Deceuninck è chiara: punire severamente questi comportamenti.

Van der Poel, vittima di continue aggressioni

Non è la prima volta che Mathieu van der Poel viene preso di mira dai tifosi. In passato, gli sono stati lanciati birra, urina, cappellini, e persino uno spettatore gli ha sputato addosso durante la E3 Saxo Classic.

Il presidente dell’UCI, David Lappartient, ha ribadito l’impegno della federazione:
Vogliamo agire. Consultandoci con il sindacato dei corridori, gli organizzatori e le squadre, dobbiamo tutelare gli atleti. Lanciare una borraccia piena in faccia a 50 km/h è come ricevere una pietra. Fa male. E accade su una strada pubblica. Dobbiamo proteggere i nostri campioni.

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