Soudal Quick-Step, Lefevere sul futuro: “Se Remco Evenepoel non rinnovasse?”

In un editoriale pubblicato su Het Nieuwsblad, Patrick Lefevere, storico ex team manager della Soudal Quick-Step, ha tracciato un bilancio schietto e diretto sulla prima parte di stagione della squadra belga. Tra soddisfazioni e cocenti delusioni, l’ex dirigente non ha risparmiato autocritiche e riflessioni sul futuro, a partire dalla questione più calda: il destino di Remco Evenepoel.

Vittorie sì, ma le Classiche deludono

“Partiamo dalle buone notizie: Tim Merlier ha vinto la Scheldeprijs, Remco Evenepoel la Freccia del Brabante. A inizio maggio contiamo già dodici vittorie, non male”, scrive Lefevere. Eppure, è chiaro che le grandi classiche primaverili sono state un fallimento: “A Sanremo, Fiandre, Roubaix e Liegi non abbiamo piazzato nessuno nei primi 25. È un dato allarmante, al di là delle attenuanti.”

Lefevere salva alcune prestazioni individuali, come il secondo posto di Paul Magnier all’Omloop Het Nieuwsblad o la bella prova tattica di Casper Pedersen all’E3, ma non basta. “C’erano aspettative, abbiamo investito nella profondità della rosa, ma alcuni acquisti – come Ethan Hayter – non hanno ancora reso.”

Remco, chiave per il futuro (ma anche un’incognita)

Evenepoel resta il fulcro del progetto. Lefevere lo definisce “l’unico che può permetterci di lottare contro fenomeni come Van der Poel e Pogacar nelle Monumento.” Tuttavia, l’ex manager alza un campanello d’allarme sul suo contratto, in scadenza nel 2026: “Il ciclismo è diventato come il calcio. Se non prolunghi, rischi di dover vendere. E senza Remco, quanta squadra rimane?”

17 contratti in scadenza: rivoluzione alle porte

Con ben 17 corridori in scadenza, il team si prepara a una possibile rivoluzione: “C’è margine per rinnovare la rosa. Alcuni pilastri come Merlier e Magnier hanno già rinnovato, ma altri – come Yves Lampaert – difficilmente resteranno alle attuali condizioni. È il momento di fare scelte coraggiose.”

Servono risposte concrete

Per Lefevere, il vero interrogativo è chiaro: “Come tornare protagonisti nelle Classiche nei prossimi anni?” La risposta passerà da investimenti mirati, scelte di mercato più efficaci e soprattutto dalla permanenza di Evenepoel. Senza di lui, tutto potrebbe cambiare.

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