Giro d’Italia 2025 oggi, tappa 6: Ceglie Messapica–Matera. Percorso e favoriti

Dopo il trasferimento in Salento e la quarta tappa dedicata agli sprinter, il Giro d’Italia 2025 oggi torna a proporre una giornata potenzialmente aperta a più scenari. Mercoledì 14 maggio, la quinta tappa porterà il gruppo da Ceglie Messapica a Matera, per un totale di 178 km caratterizzati da un profilo altimetrico tutt’altro che banale, con un finale adatto a corridori esplosivi ma capaci anche di gestire brevi salite.

Analisi del percorso: saliscendi e finale tecnico

Il primo tratto presenta una lunga fase di falsopiano in leggera salita. A Bosco delle Pianelle comincia un tratto in discesa che termina a Massafra (primo TV). La corsa si mantiene poi sulla costa fino a Marina di Ginosa, dove è posto il secondo traguardo volante al km 76,8. Da lì in poi, cambia la direzione e il tipo di corsa: si entra in un terreno più nervoso, con strappi e curve che favoriranno il posizionamento e il lavoro di squadra.

Cruciale sarà il tratto tra Bernalda (dove è posto il Red Bull KM) e l’attacco del GPM di Montescaglioso: 2,6 km al 9% medio con picchi al 14%, posizionato a circa 55 km dall’arrivo. Una salita corta ma intensa, che potrebbe innescare selezioni o favorire azioni da parte dei team interessati a scremare il gruppo.

Dopo una breve discesa, la strada riprende a salire verso Castello Tramontano, salita non catalogata ma impegnativa, in grado di mettere fuori giri i velocisti più puri. Gli ultimi 3 km sono nervosi: salita, discesa, poi ancora salita leggera fino al traguardo nel centro di Matera, città che ha già ospitato arrivi al Giro, l’ultimo dei quali nel 2020 (vittoria di Arnaud Démare in volata ristretta).

Giro d’Italia 2025 oggi, tutti contro Pedersen a Matera

Il nome più forte in partenza è ancora Mads Pedersen (Lidl-Trek), già due vittorie in questo Giro e in maglia rosa. Il danese ha dimostrato di saper gestire finali mossi e ha una squadra molto ben organizzata, con Vacek possibile alternativa tattica.

Tra gli sprinter adatti a questo profilo:

  • Orluis Aular (Movistar): brillante e regolare nei primi giorni.
  • Corbin Strong (Israel-Premier Tech): già protagonista e in crescita.
  • Paul Magnier (Soudal Quick-Step): veloce e solido, ma ancora in rodaggio.
  • Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck): spesso efficace su percorsi movimentati.

Da monitorare anche:

  • Tom Pidcock (Q36.5): se in giornata, potrebbe essere letale nel finale tecnico.
  • Jay Vine e Isaac Del Toro (UAE Team Emirates XRG): esplosività e colpi da finisseur nel DNA.
  • Vendrame e Godon (Decathlon AG2R): tra i più adatti a un arrivo “alla Matera”.

Più staccati i nomi di Wout Van Aert, ancora a caccia della forma migliore, e di corridori da classiche come Quinten HermansDiego UlissiChristian Scaroni e Rémy Rochas, che potrebbero tentare qualcosa se la corsa si accende presto.

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