Thymen Arensman è un corridore strano. Scusate se lo definisco così, ma davvero non riesco a trovare altri aggettivi. Strano, ma vincente. perchè anche se non ha mai vinto una grande corsa a tappe, in questa edizione del Giro d’Italia sta facendo un mezzo miracolo. Era quarantesimo dopo le prime tre frazioni in Albania: all’ultimo giorno di riposo per questa edizione, invece, è nono. Una rimonta straordinaria per il corridore che, forse, non indosserà a Roma la maglia rosa, ma può essere l’ago della bilancia nella lotta alla maglia rosa.
Nella top-10 generale ci sono due corridori della UAE Team Emirates XRG (Del Toro e Ayuso), due corridori della Bahrain-Victorious (Tiberi e Caruso) e due corridori della Ineos-Grenadiers (Bernal e Arensman). La squadra britannica non ha nulla da perdere, anzi: lo ha dimostrato oggi proprio con Egan Bernal, il quale, in un ciclismo fatto di calcoli, ha preferito gettare il cuore oltre l’ostacolo, provando ad attaccare continuamente Del Toro.
Qualcuno sostiene che il colombiano e l’ecuadoregno abbiano sbagliato: ma siamo sicuri che Del Toro, rispondendo singolarmente a ogni attacco, non si stanchi prima o poi? Il team emirati oggi ha corso evidentemente per Ayuso, mentre il messicano se l’è vista da solo con gli altri. Tutte queste accelerazioni mi hanno ricordato Tadej Pogacar nel 2022, quando decise di rispondere da solo agli attacchi di Primoz Roglic e Jonas Vingegaard. Con tutte le differenze del caso: lì eravamo su una signora salita, il Col du Galibier; stavolta ci troviamo ad Asiago, una salita molto più pedalabile. I continui attacchi, però, si pagano: lui ha risposto su Bernal, su Carapaz, su Yates e anche su Tiberi. Quante energie ha questo ragazzo?
Finita la disamina su Del Toro, è giusto sottolineare che il rientro in classifica di Arensman può facilitare il gioco di squadra tra i team che devono contrastare la UAE. Molto probabilmente, la terza settimana sarà un gioco di alleanze, almeno fino alla vigilia della tappa del Colle delle Finestre. Forse solo lì riusciremo a capire i veri valori in campo di un Giro molto equilibrato.