Primoz Roglic sta per abbandonare il Giro d’Italia 2025: “Così non ha senso”

La corsa rosa di Primoz Roglic potrebbe essersi conclusa ad Asiago. Lo sloveno, tra i grandi favoriti della vigilia, ha perso 1 minuto e 30 secondi dai principali rivali nella classifica generale, ma ciò che ha colpito di più è stato il suo evidente stato di difficoltà. Solo grazie all’aiuto della Red Bull – Bora – Hansgrohe il distacco non è stato ancora più pesante.

Ora è decimo in classifica, con un ritardo di 3 minuti e 53 secondi dal leader Isaac Del Toro, e il rischio ritiro si fa concreto.

Primoz Roglic non sta bene: “Deciderà il team medico”

In serata, la squadra ha ammesso apertamente che Roglic non sta bene e che i problemi fisici potrebbero costringerlo ad abbandonare il Giro. Christian Pömer, direttore sportivo, ha spiegato: “Non ha più senso nascondere che Primoz non sta bene, che è dolorante. Abbiamo cercato di minimizzare un po’ e ha funzionato fino a oggi, ma ora abbiamo visto la verità”. E ha aggiunto: “Penso che adesso sia più una decisione medica. Quando un ciclista soffre, la salute viene prima. Non spetta a me decidere se ritirarlo. Nella nostra squadra ci sono regole precise, è il team medico a prendere la decisione insieme all’atleta”.

Non è ancora chiaro quale sia l’origine precisa del malessere. L’altro direttore sportivo, Patxi Vila, ha provato a tenere aperta una porta alla speranza: “Non è una questione di condizione. Chi conosce un po’ di ciclismo sa che Primoz non può perdere in due settimane la condizione della crono di Tirana. Dobbiamo capire bene. Ora grazie al Cielo arriva il giorno di riposo. Possibilità di rientrare in classifica? Mai dire mai, il problema è se Primoz sta bene”.

Le cadute di Siena e Gorizia

Una delle possibili cause delle difficoltà dello sloveno sono le due cadute subite durante il Giro: una nella tappa di Siena, l’altra a Gorizia. In serata la squadra lo ha sottoposto ad accertamenti medici, e solo nelle prossime ore sarà possibile capire davvero il suo stato. Le sensazioni, però, sono peggiorate con il passare del tempo.

Roglic, dopo l’arrivo, ha ammesso: “Sono contento di avere finito la tappa”. Sul Monte Grappa era riuscito a restare con i migliori, ma si è poi staccato sulla strada per Asiago, pagando l’iniziativa di Egan Bernal e soprattutto di Richard Carapaz, tra i più attivi nel finale.

Ora il Giro si ferma per il giorno di riposo, ma martedì torneranno subito le grandi salite: la tappa verso San Valentino (Brentonico) prevede ben cinque GPM, seguita da altre due giornate durissime con il Tonale e il Mortirolo. Se Roglic non recupererà rapidamente, restare in gruppo potrebbe non avere più alcun senso.

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