Giro d’Italia 2025, Van Aert al lavoro per Yates: “Ho bruciato 7300 calorie”

Wout van Aert è stato ancora una volta protagonista al Giro d’Italia 2025, anche se non per cercare la vittoria di tappa. Il campione belga ha svolto un ruolo fondamentale come gregario di lusso per Simon Yates nella durissima sedicesima tappa con arrivo a San Valentino Brentonico.

Partito nella fuga di giornata, Van Aert ha poi atteso il gruppo e, una volta ripreso, si è messo in testa a tirare sul primo tratto della salita finale per favorire il forcing del suo capitano britannico. Un’azione tattica perfetta, che ha permesso a Yates di staccare la Maglia Rosa Isaac Del Toro e di rilanciare le sue ambizioni in classifica.

“L’importante era essere nella fuga”

“Simon ha fatto un’ottima operazione, quindi è stata una buona giornata per noi, anche se durissima. Ho bruciato 7300 calorie”, ha raccontato Van Aert ai microfoni di Sporza dopo l’arrivo. “L’obiettivo era essere nella fuga, soprattutto se c’erano squadre rivali come EF Education-EasyPost o INEOS Grenadiers”.

La fuga si è formata presto, ma non era tutto nei piani: “Quando Darren Rafferty e Joshua Tarling sono andati davanti, si è creato un buco. Non ho esitato e li ho seguiti. Non era previsto che restassimo un’ora davanti in sei, è uno sforzo che si fa sentire. Ma per me è l’unico modo per essere utile a Simon: iniziare la salita con un po’ di vantaggio”.

Giro d’Italia 2025, Simon Yates a 26″ dalla maglia rosa

Sull’ultima ascesa, Van Aert ha imposto un ritmo deciso prima di lasciare spazio a Yates, che ha poi colpito nel momento giusto: “Non so se sia merito mio, ma avevamo concordato che, se il ritmo fosse stato troppo basso, avrei provato ad aumentarlo nei primi chilometri, quelli meno ripidi”.

Il lavoro di squadra ha dato i suoi frutti: Yates si è riportato a soli 26 secondi dalla Maglia Rosa e ora la lotta per la vittoria finale è apertissima. Van Aert ha tirato le somme: “È strano ma vero: ora in classifica sono tutti ancora più vicini. Le gerarchie iniziano a delinearsi”. E conclude con un occhio anche al rivale diretto: “Carapaz era già in buona posizione e oggi ha confermato di essere uno dei più forti”.

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