L’Italia si aggrappa, ancora una volta, a Damiano Caruso. Migliore degli azzurri in classifica generale dopo che quest’ultima settimana si è trasformata in una vera e propria ecatombe per i corridori italiani. Galeotta fu Nova Gorica, che ci ha tolto sul più bello Giulio Ciccone e Antonio Tiberi, entrambi in lizza per una possibile vittoria della maglia rosa finale. Ciccone è dovuto addirittura tornare a casa, Tiberi sta stringendo i denti ma più di così davvero non può fare.
Se sommiamo tutto questo alla scellerata decisione della Red Bull Bora hansgrohe di non puntare su Giulio Pellizzari per la classifica generale della corsa rosa, il tutto si traduce in una corsa quasi senza speranza per i colori azzurri. E’ un peccato, perchè mai come quest’anno avevamo dei corridori in grado di lottare per il podio finale.
Guarda caso, Damiano Caruso è stato anche l’ultimo corridore italiano capace di salire sul podio finale della corsa rosa. Era il 2021 quando il siciliano si tolse l’enorme soddisfazione di vincere una tappa e di chiudere secondo alle spalle di Egan Bernal. Prima di lui, sul podio del Giro, è salito Vincenzo Nibali, secondo nel 2019. Sembra già essere un’altra epoca.
Tutta l’Italia, insomma, si aggrappa di nuovo a Damiano Caruso. E’ molto distante da Isaac Del Toro (obiettivamente tre minuti sono tanti), ma ci piace sperare che Damiano possa quantomeno inventarsi qualcosa nelle ultime due tappe di montagna. Andrà come andrà, ma sicuramente è bello sapere che anche il prossimo anno troveremo ancora in gruppo un professionista davvero esemplare.