A soli 21 anni, Isaac Del Toro è senza dubbio una delle più grandi rivelazioni del Giro d’Italia 2025. Il giovane talento messicano sta sorprendendo appassionati e addetti ai lavori con prestazioni che combinano grinta, visione tattica e maturità da veterano. Ad ogni tappa, Del Toro dimostra che non è qui solo per imparare, ma per lasciare il segno.
Dalle prime pedalate alla vittoria al Tour de l’Avenir
Nato a Ensenada, in Bassa California, Del Toro ha iniziato a farsi conoscere a livello internazionale nel 2023 grazie alla vittoria del Tour de l’Avenir, una competizione considerata da molti come l’anticamera dei grandi Giri. Questo trionfo è stato il vero trampolino di lancio per la sua carriera: il sito ufficiale del Giro d’Italia riporta che Del Toro correva con la A.R. Monex Pro Cycling Team, una formazione con base a San Marino, creata per sviluppare il talento ciclistico messicano in Europa.
Il ritorno dopo l’infortunio
Il percorso verso il successo, però, non è stato privo di ostacoli. Un anno prima della sua consacrazione al Tour de l’Avenir, Del Toro ha subito una frattura al femore che avrebbe potuto mettere fine alle sue ambizioni. Eppure, questa battuta d’arresto è diventata un punto di svolta. Del Toro non solo è tornato in sella, ma lo ha fatto con ancora più determinazione. Il suo ritorno culmina in un trionfo che lo proietta tra i giovani più promettenti del panorama mondiale.
Dall’Australia all’Italia, passando per la Spagna
Il talento di Del Toro non è passato inosservato: nel 2024 è stato ingaggiato dalla UAE Team Emirates, formazione WorldTour di primo piano. Il suo debutto tra i professionisti è avvenuto in Australia, dove ha chiuso terzo alla Down Under Classic e ha vinto una tappa al Tour Down Under, vestendo per tre giorni la maglia di leader. Da lì in poi, i successi si sono moltiplicati: quarto alla Tirreno-Adriatico, vincitore alla Vuelta Asturias, fino alla partecipazione alla Vuelta a España.
La consacrazione al Giro d’Italia 2025
Isaac Del Toro ha dimostrato fin dalle prime tappe della corsa rosa un’incredibile capacità di leggere la gara e un’attitudine offensiva rara per un corridore così giovane. Non si limita a difendere la posizione: attacca, rischia, sorprende. Con le sue azioni in salita e nelle tappe chiave, si è guadagnato il rispetto del gruppo e l’ammirazione degli appassionati.
Il momento simbolico della sua esplosione? Indossare la Maglia Rosa, diventando il primo ciclista messicano nella storia a riuscirci. Un risultato storico che, come sottolineato nel portale ufficiale del Giro, rappresenta il sogno realizzato di un giovane che ha trasformato la fatica in gloria.