La carriera di Simon Yates è stata piena di alti e bassi. Il Giro d’Italia perso nel 2018 è stato difficile da mandare giù, ad esempio, ma ci sono stati anche momenti molto importanti, come la vittoria alla Vuelta nel 2018. E il successo di ieri al Giro d’Italia, quando ha potuto vestire la maglia rosa sul podio finale di Roma. Nella mia carriera ho avuto delusioni enormi, non solo al Giro d’Italia: ho pensato tante volte che fosse il momento di smettere, ma non ho mai mollato e ora sono qui in maglia rosa”.
Una delle tappe più difficili di Simon Yates al Giro d’Italia 2025 è stata quella di Siena: “Non mi sono divertito molto, tanti corridori avrebbero potuto buttare via mesi di sacrifici per una caduta o per una foratura. Per fortuna ho passato quel giorno indenne, la squadra mi ha aiutato e poi ho cercato di fare del mio meglio. Alla fine è stata una buona giornata perchè mi sono difeso molto bene. In generale, al Giro d’Italia, ci sono stati momenti buoni e momenti meno buoni: venerdì, per esempio, ero un po’ deluso perchè avevo perso del tempo”, afferma riferendosi al fatto che aveva pubblicamente accusato la squadra di non aver rispettato i piani concordati alla partenza.
Simon Yates: “Abbiamo parlato a lungo con il team”
Dopo poche ore le cose sono cambiate: “Abbiamo parlato a lungo, sabato mattina mi hanno incoraggiato tutti ed è andata bene. Sul Colle delle Finestre sapevo che se fossi rimasto con Richard e Isaac negli ultimi chilometri sarebbe stato difficile contrastare i miei avversari perchè sono più esplosivi di me. E’ stato meglio provarci da solo e proseguire con il mio ritmo”.
Suo fratello Adam, con il quale ha condiviso tanti anni alla Jayco-AlUla, ha molto probabilmente avuto sentimenti contrastanti: corre con la UAE Emirates XRG, che ha perso il Giro d’italia con Del Toro, ma è felice per vedere il fratello vincere il Giro: “Con mio fratello non parliamo di corse: Adam corre con Isaac Del Toro, a 20 anni è uno dei più forti al mondo, io a quell’età ero un neoprofessionista piuttosto timido: sono sicuro che tornerà per vincere”. E un pensiero sul passaggio in Vaticano, davanti al Papa: “Il momento in Vaticano è stato incredibile, non solo per me ma per tutti i corridori. Non sapevamo che ci avrebbe accolti, è stato qualcosa di davvero speciale”.