Alla vigilia della 112ª edizione del Tour de France, le conferenze stampa si svolgono nella sala intitolata a Jean-Marie Leblanc, ex direttore della Grande Boucle tra il 1989 e il 2006 e originario proprio della regione di Lilla, dove quest’anno è prevista la grande partenza. Il primo a parlare è stato Lenny Martinez, astro nascente del ciclismo francese, classe 2003 e già protagonista con una vittoria di tappa al recente Critérium del Dauphiné.
Con i suoi 21 anni, Martinez è tra i corridori più attesi del Tour, ma ha scelto un approccio lucido e realistico: “Il mio obiettivo è vincere delle tappe”, ha dichiarato, sottolineando la volontà di non pensare, almeno per ora, alla classifica generale. “Potrei anche raccogliere qualche punto per la classifica della montagna lungo il percorso, ma penseremo alla maglia a pois solo più avanti”.
Niente GC, solo libertà e ambizione
Martinez ha deciso di lasciare le ambizioni da classifica al compagno di squadra Santiago Buitrago, 10° lo scorso anno. “Vincere il Tour de France è ancora molto lontano per me”, ha spiegato con sincerità. “Non ha senso venire qui a lottare per un 15° posto. Per ora preferisco correre con più libertà e provare a centrare una vittoria di tappa”.
E su quali tappe punterà? “Mûr-de-Bretagne, il Mont Ventoux, Le Mont-Dore… ma vincere una tappa sarebbe comunque straordinario, ovunque accada”, ha risposto sorridendo.
La Francia sogna, Martinez tiene i piedi per terra
Con la pressione crescente sul ciclismo francese, a digiuno di successi di peso al Tour da anni, Martinez rappresenta una speranza concreta. Ma nonostante le attese del pubblico, il giovane grimpeur mantiene un profilo basso: determinato ma prudente, preferisce costruire il proprio percorso senza forzare i tempi.
Lenny Martinez, figlio d’arte e già protagonista in salita, parte con l’obiettivo di imparare, crescere e – magari – regalare ai tifosi francesi un acuto da ricordare in questa edizione del Tour.