E’ un ritiro che fa davvero male. Non comincia bene il Tour de France per gli azzurri: l’abbandono di Filippo Ganna è davvero un macigno da mandare giù. Nemmeno il tempo di far entrare la prima tappa nelle fasi più importanti, nemmeno il tempo di poterci godere ancora una volta il nostro miglior Filippo, che l’azzurro ha dovuto dire basta. Troppo forte il colpo alla schiena per poter continuare.
L’addio di Filippo Ganna fa male a tutta l’Italia e a tutta la Ineos-Grenadiers, che sicuramente perde un grande uomo squadra in ottica classifica generale con Carlos Rodriguez.
Non me ne vogliano gli altri azzurri, i quali, speriamo tutti, possano riscattare questa prima giornata così amara. Ma Filippo era davvero la punta di diamante tra gli 11 azzurri al via della corsa. Era stato autore di una primavera davvero molto importante: è mancata solo la vittoria “di peso”, ma l’azzurro aveva dimostrato di poter competere tranquillamente con Mathieu van der Poel e Mads Pedersen. Inoltre, si era presentato con alle spalle un Tour de France già affrontato, cosa non da poco quando si affronta una corsa così importante. L’esperienza è tutto.
Speriamo prima di tutto che Ganna possa riprendersi, e poi che riesca a dire la sua nel finale di stagione. C’è una cronometro mondiale che lo aspetta: nel frattempo, auguriamoci di poter tornare a sorridere, visto che noi italiani non siamo lì davanti in una tappa del Tour de France dal 2019. Davvero da troppo tempo.
