Dopo l’arrivo della sesta tappa del Tour de France a Vire Normandie, Tadej Pogačar è arrivato al bus della UAE Team Emirates-XRG senza sapere con certezza se avesse mantenuto la maglia gialla. Alla fine è stato confermato che Van der Poel aveva conquistato la leadership della classifica generale per un solo secondo.
“la Visma ha provato a fare… non so bene cosa. Sono andati forte, quindi li abbiamo seguiti,” ha dichiarato Tadej Pogačar con un tono chiaramente infastidito. “Sono arrivati forte sugli ultimi due strappi. Forse avevano notizie che Van der Poel stava cedendo. Magari volevano farmi riprendere la maglia gialla, ma alla fine Mathieu l’ha presa lui, per un secondo. Chapeau a lui.”
Strategia e gestione delle energie
La UAE sembrava soddisfatta di lasciare andare la fuga e Pogačar ha confermato che l’obiettivo era risparmiare energie in vista delle tappe più dure: “Non mi dispiace avere la maglia gialla, ma oggi il piano era sprecare meno energie possibile. Domani c’è un arrivo adatto a me, e poi ci aspettano due settimane molto impegnative.”
Rispetto e amicizia con Mathieu Van der Poel
Il passaggio della maglia gialla a Van der Poel ha un valore particolare per Pogačar, che ha espresso ammirazione per l’olandese: “Siamo amici, e sono felice di rivederlo in giallo. Attaccare il giorno dopo aver perso la maglia… tanto di cappello. Ha lottato per la vittoria di tappa, e se la merita. Sono felice per lui.”
La tensione tra Visma e UAE, e tra Pogačar e Jonas Vingegaard in particolare, continua ad animare il Tour dal 2020. Le due squadre si affrontano ormai su ogni fronte strategico, e questa battaglia tattica potrebbe condizionare anche le tappe future.
“È stato davvero un buon giorno per noi,” ha concluso Pogačar. “I primi due ore sono state velocissime, ma le abbiamo superate bene. Poi abbiamo deciso di non sprecare energie. Nils, Marc e tutti gli altri hanno fatto un grande lavoro.”