Il giorno che Mathieu van der Poel temeva è arrivato: l’olandese ha perso la maglia gialla del Tour de France 2025, passata sulle spalle dello sloveno Tadej Pogačar, vincitore della tappa sulla Mûr-de-Bretagne. Un epilogo previsto dallo stesso Van der Poel, che non è riuscito a tenere il passo dei migliori nella salita finale ed è scivolato al quinto posto della classifica generale.
Una resa annunciata
“Per restare con i migliori su un arrivo del genere, devo avere le gambe dei giorni top,” ha spiegato Van der Poel ai microfoni di NOS. “E sapevo già questa mattina che non era una di quelle giornate.”
Il corridore della Alpecin-Deceuninck ha pagato le fatiche della tappa precedente, in cui era stato protagonista di una lunga fuga. “Già nella prima salita della Mûr-de-Bretagne ho capito che sarebbe stata dura. Non ero ancora completamente in crisi, ma sapevo che nella seconda ascesa avrebbero spinto ancora più forte. Sono stato realista: sapevo che oggi avrei perso la maglia.”
Fatica e consapevolezza
Van der Poel ha ammesso di sentire il peso degli sforzi accumulati in settimana. “A volte mi chiedo come facciano gli altri a recuperare così bene,” ha scherzato. “Io intanto sono felice di potermi concentrare sulle classiche, che restano il mio vero obiettivo. Ma ho davvero apprezzato ogni momento in giallo, forse ancora più oggi, sapendo che probabilmente sarebbe stata l’ultima giornata.”
Un legame speciale con il Mûr-de-Bretagne
Per Van der Poel, la tappa odierna aveva anche un significato simbolico. Proprio su questa salita, nel 2021, ottenne una delle sue vittorie più iconiche e indossò per la prima volta la maglia gialla. “Tornare qui è stato emozionante. È un luogo unico per me,” ha detto con un sorriso malinconico.
