Richard Virenque: “Pantani si dopava, ma colpirono me perché ero l’uomo di Chirac”

Richard Virenque, ex ciclista professionista e icona del ciclismo francese degli anni ’90, torna a parlare dello scandalo doping Festina che ha scosso il Tour de France del 1998. In un’intervista esclusiva al quotidiano spagnolo Marca, Virenque si difende: “Pantani si dopava, ma la pressione ricadde tutta su di me. Perché? Perché ero legato a Jacques Chirac. Ero il simbolo sportivo della destra francese”.

Il Tour de France 1998 e lo scandalo Festina

Virenque, che nel 1997 era arrivato secondo al Tour, partiva tra i favoriti nel 1998. Ma alla partenza della corsa scoppiò il caso Festina: il massaggiatore della squadra, Willy Voet, fu arrestato in Belgio con una valigia piena di prodotti dopanti. Da lì nacque un’inchiesta che travolse l’intero team, ma che – secondo Virenque – fu usata come strumento politico per colpire la sua immagine. “Ero il ciclista preferito di Chirac. Quando cambiarono gli equilibri politici, la giustizia si accanì contro di me. Mi arrestarono in Corrèze, il feudo di Chirac. Fu tutto simbolico.”

Richard Virenque: “Mai risultato positivo, eppure mi sospesero”

Il corridore francese sottolinea di non essere mai risultato positivo a un test antidoping. Nonostante ciò, fu tenuto in custodia per 72 ore per tre volte, interrogato duramente e infine sospeso per un anno. “Mi ricattarono per farmi confessare. Dissero che se parlavo, tutto sarebbe andato meglio. Così feci, ma poi mi sospesero per un anno. Altri, positivi al test, presero tre mesi. Io, che risultai pulito, fui il capro espiatorio.”

“Pantani, Ullrich e altri positivi. Io no”

Nel 2013, il Senato francese pubblicò i risultati retroattivi dei test del Tour 1998: 100 corridori su 180 risultarono positivi. Tra loro anche Marco Pantani e Jan Ullrich. Richard Virenque, invece, risultò negativo. Ma ormai la sua carriera era stata compromessa. “Mi hanno crocifisso. Trattarono me come il simbolo del male del ciclismo. Ero francese, ma la Francia me la fece pagare cara. Tutto quello che dico è documentato. Non sono un mitomane.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verificato da MonsterInsights