Il Tour de France entra nel vivo e la dodicesima frazione apre le porte all’inferno pirenaico: cominciano le tappe di montagna e la battaglia entra finalmente nella sua fase clou.
Si parte in bassa quota, dai 139 metri di altitudine di Auch, per arrivare ai 1520 metri dell’arrivo in salita ad Hautacam. Un’ascesa brutale e selettiva chiude una giornata logorante che propone quattro GPM, ma che comincia in modo relativamente tranquillo: i primi 90 chilometri non presentano particolari difficoltà altimetriche, solo qualche salita non classificata utile a scaldare le gambe e spezzare il ritmo.
Ad Hautacam il primo arrivo in salita sui Pirenei
La vera azione inizia infatti dal km 91,4, con il primo GPM di giornata: la Côte de Labatmale, una quarta categoria di 1,3 km al 6,3%, subito seguita, dopo appena quattro chilometri, dallo sprint intermedio di Bénéjacq. Lo spettacolo vero e proprio esplode a meno di 50 km dal traguardo: si comincia con il Col du Soulor (11,8 km al 7,3% con punte al 18,8%), prima categoria e prima vera rampa a fare selezione, che porta i corridori a quota 1474 m.s.l.m. Da lì si scende fino a 882 m.s.l.m. prima di affrontare la seconda categoria del Col des Bordères (3,1 km al 7,7%) al km 145,7. E poi, il gran finale: l’ascesa dell’Hautacam, primo hors catégorie di questo Tour. Una salita-monstre di 13,5 km al 7,8%, con diversi tratti in doppia cifra e pendenze massime fino al 15,7%, soprattutto negli ultimi cinque chilometri.
Hautacam e il Tour de France: la storia sorride a Vingegaard
Quello di oggi sarà il settimo arrivo della storia del Tour sull’Hautacam, con il primo datato 1994, vinto da Luc Leblanc, e l’ultimo nel 2022, quando Jonas Vingegaard, vincitore di tappa, si fermò in discesa ad attendere Tadej Pogačar dopo una caduta, dimostrando grande sportività. In mezzo, imprese leggendarie come l’indimenticabile trionfo di Vincenzo Nibali nel 2014, la sua quarta vittoria di tappa in quel Tour conquistato con autorità.
I favoriti
Come tre anni fa, i favoriti restano sempre loro: Tadej Pogačar e Jonas Vingegaard. Lo sloveno è a 29” dalla maglia gialla Ben Healy, mentre il danese insegue a 1’46”. Entrambi possono contare su squadre di altissimo livello, ma la Visma-Lease a Bike sembra avere qualcosa in più a supporto del proprio leader, con nomi come Sepp Kuss, Simon Yates, Matteo Jorgenson e Wout Van Aert, che proprio sull’Hautacam nel 2022 si è rivelato fondamentale per la vittoria di Vingegaard. A complicare i piani di Pogačar c’è poi la caduta di ieri, che potrebbe condizionarlo, e l’assenza di Joao Almeida, ritiratosi la scorsa settimana e considerato un elemento chiave per queste tappe di montagna.
La corsa in tv
La partenza è fissata per le 13:25, mentre l’arrivo è previsto in una finestra compresa tra le 17:32 e le 17:58 a seconda dell’andamento della corsa. La diretta in chiaro sarà su Rai 2 e in streaming su RaiPlay a partire dalle 14:45. Chi vuole seguire la corsa fin dal primo chilometro potrà farlo in streaming integrale su Discovery+. La copertura di Eurosport sarà disponibile anche su TimVision, DAZN e Amazon Prime Video.
Articolo a cura di Filippo Giust