È arrivato il grande giorno: la tappa regina della 112ª edizione del Tour de France è pronta a lasciare il segno. Una frazione di 171,5 chilometri nel cuore delle Alpi che promette spettacolo, fatica e – forse – il verdetto finale nella corsa alla maglia gialla, in attesa dell’ultima insidiosa tappa alpina di domani. Da Vif al Col de la Loze, il gruppo affronterà tre Hors Catégorie in una giornata ad altissimo dislivello (5450 metri), fatta su misura per i grandi scalatori e gli uomini di classifica.
I primi chilometri saranno relativamente tranquilli, con un tratto pianeggiante e poi in leggero falsopiano che accompagnerà il gruppo fino al traguardo volante di Rioupéroux, posto al chilometro 23,7. Poco dopo inizieranno le vere difficoltà: la strada si farà subito impegnativa con l’ascesa al Col du Glandon, 21,7 km al 5,1% di pendenza media, con punte fino al 16,3%. Una salita spezzata in tre tronconi da due brevi tratti in discesa: la prima parte, lunga circa 6 km, presenta pendenze tra l’8% e il 9%, con tratti in doppia cifra. La seconda, di oltre 8 km, è molto impegnativa nella prima metà e più morbida nella seconda.
Tappa alpina, si arriva sul Col de la Loze
Il tratto finale, di 2,7 km, si mantiene attorno al 7%. Scollinato il Glandon, si scende per una ventina di chilometri fino a La Chambre, dove inizierà subito l’ascesa al Col de la Madeleine: salita regolare ma esigente, 19,2 km al 7,9% di media (max 12,3%), che porterà il gruppo a quota 2000 metri. In vetta mancheranno ancora 67 km all’arrivo, ma la fatica sarà già notevole. La lunga discesa successiva riporterà i corridori fino a 424 m.s.l.m., preludio all’ultima e più temuta salita di giornata: il Col de la Loze, da affrontare per la prima volta nella storia del Tour dal versante orientale, quello di Courchevel. Un’ascesa lunga e insidiosa, con una media del 6,5% e punte fino al 14,5%. I primi 12 km oscillano tra il 7% e l’8%, seguiti da altri 9 km tra il 5% e il 6%. Negli ultimi 5 km, tutti sopra i 2000 metri, si affrontano 1300 metri all’11%, seguiti da un breve tratto in discesa e da un finale molto impegnativo con pendenze tra l’8% e il 9% fino al traguardo.
Un’icona della corsa
Il Col de la Loze, inserito per la prima volta nel Tour de France nel 2020 e affrontato ora per la terza volta, è già diventato un’icona della corsa. Su questo valico alpino viene assegnato il Souvenir Henri Desgrange, un premio speciale consegnato ogni anno al corridore che passa per primo sul punto più alto dell’edizione in corso del Tour.
Favoriti e orari
Gli uomini più attesi restano sempre loro: Tadej Pogačar e Jonas Vingegaard. Il primo ha un conto aperto con il Col de la Loze, dove nel 2023 ha sofferto molto, perdendo quasi sei minuti rispetto al danese; mentre il secondo dovrà confermare l’ottima forma mostrata sul Ventoux e tentare di conquistare la prima tappa di questo Tour. Dietro, la coppia Lipowitz–Roglič della Red Bull-Bora-hansgrohe proverà a mettere in difficoltà Oscar Onley, nella speranza di favorire il sorpasso in classifica dello sloveno. Potrebbero tentare nuovamente l’attacco quei corridori già protagonisti nelle scorse frazioni, come Ben Healy, Thymen Arensman, Enric Mas, Julian Alaphilippe e Santiago Buitrago.
La partenza è fissata per le 12:20, mentre l’arrivo è previsto in una finestra compresa tra le 17:12 e le 17:50 a seconda dell’andamento della corsa. La diretta in chiaro sarà su Rai 2 e in streaming su RaiPlay a partire dalle 14:45. Chi vuole seguire la corsa fin dal primo chilometro potrà farlo in streaming integrale su Discovery+. La copertura di Eurosport sarà disponibile anche su TimVision, DAZN e Amazon Prime Video.