LA PLAGNE – Per anni, Thymen Arensman ha provato a fare il capitano della Ineos-Grenadiers al Giro d’Italia e alla Vuelta a Espana. Iniziava sempre male: prima tappa disastrosa, poi una rimonta eccezionale fino alla top-10. L’olandese riuscirà mai, in futuro, a competere per vincere la classifica generale di una grande corsa a tappe? Abbiamo posto direttamente a lui la domanda in conferenza stampa.
“E’ vero, quest’anno al Giro d’Italia ho detto espressamente che ho un problema con le prime tappe di un grande giro – ci ha risposto Arensman – e questa doppia vittoria di tappa al Tour de France mi da maggiore consapevolezza nei miei mezzi. Affrontavo la prima frazione con troppa pressione addosso e questo non era un bene. E’ normale, siamo umani. Ora ho capito che posso affrontare le cose diversamente. Oggi ho affrontato la corsa con grande calma: a Superbagneres ho vinto dopo una fuga, stavolta ho staccato tutti nel finale. E’ qualcosa di indescrivibile”.
Non capita tutti i giorni di staccare Pogacar e Vingegaard: “Nel finale sentivo di avere buone gambe e così ho giocato le mie carte. Ho avuto un po’ di paura nel finale, ma dalla radio continuavano a dirmi di non voltarmi e di proseguire. Sono andato avanti e sono davvero felice di aver vinto qui, dove aveva già vinto Michael Boogerd nel 2002. Ero troppo piccolo quando ha conquistato quel successo, ma ho visto i video”.