La Commissione etica dellโUCI (Unione Ciclistica Internazionale) ha annunciato il 6 agosto 2025 la sospensione di Evgeniy Gerganov, presidente della federazione ciclistica bulgara, e del suo vice Daniel Angelov. I due dirigenti sono stati riconosciuti colpevoli di โgravi violazioni eticheโ in base al codice deontologico dellโUCI.
Le accuse: violazione dei principi etici e manipolazione di eventi
Secondo quanto comunicato dallโUCI, Gerganov e Angelov hanno violato:
- lโarticolo 5: principi generali di etica sportiva,
- lโarticolo 6.4: protezione dellโintegritร fisica e mentale degli atleti,
- lโarticolo 7.4: conflitto di interessi.
In particolare, Daniel Angelov รจ stato ritenuto responsabile anche della manipolazione di eventi ciclistici, in violazione dellโarticolo 8.1 del codice.
Sanzioni severe per i due dirigenti
La sanzione inflitta prevede:
- squalifica di 2 anni per entrambi da qualsiasi ruolo nella BCF o in altre organizzazioni ciclistiche affiliate allโUCI,
- una multa di 10.000 franchi svizzeri per Evgeniy Gerganov,
- una multa di 5.000 franchi svizzeri per Daniel Angelov.
Tensione in vista della partenza del Giro 2026
La notizia arriva in un momento delicato: il Giro dโItalia 2026 partirร proprio dalla Bulgaria, con una tappa inaugurale attesa nella capitale Sofia. Questo storico avvenimento, pensato per promuovere il ciclismo nei Balcani, arriverร in seguito allo scandalo interno alla federazione locale.
Implicazioni per il ciclismo bulgaro e internazionale
Le squalifiche pongono interrogativi sulla credibilitร delle strutture organizzative locali, proprio nel momento in cui il Paese si prepara ad accogliere uno degli eventi ciclistici piรน prestigiosi al mondo. Ricordiamo che la partenza del Giro dalla Bulgaria non รจ stata ufficializzata da RCS, ma dal governo bulgaro.