6 squadre squalificate dal Giro di Romandia 2025 per il “GPS della discordia”

Venerdì di fuoco al Giro di Romandia Femminile 2025: sei squadre di primo piano non potranno prendere il via. La UCI ha confermato la loro squalifica dopo un duro braccio di ferro sull’introduzione di un nuovo sistema di tracciamento GPS. La corsa, che si apre con una cronometro individuale da Huémoz a Villars-sur-Ollon, doveva essere un banco di prova per il dispositivo, ma si è trasformata in uno scandalo che potrebbe avere conseguenze fino ai Mondiali in Rwanda.

La scintilla della discordia: un GPS “imposto”

La UCI voleva testare il nuovo tracker su una sola atleta per squadra. Il dispositivo trasmette in tempo reale la posizione alle giurie, ai medici e ai commissari. Obiettivo: usarlo ufficialmente già al prossimo Mondiale.
Ma i team — tra cui Visma | Lease a Bike, Lidl-Trek, Canyon//SRAM, Picnic PostNL, EF-Oatly-Cannondale e AG Insurance-Soudal — hanno contestato:

  • le regole sarebbero state imposte senza confronto preventivo;
  • la responsabilità di eventuali incidenti dovuti al dispositivo ricadrebbe sulle squadre;
  • la UCI avrebbe chiesto ai meccanici di montarlo senza autorizzazione.
    C’è anche un retroscena economico: le squadre investono da anni nel sistema Velon, e temono che i dati del nuovo GPS restino esclusiva della UCI, rendendo inutile il lavoro fatto finora.

La lettera di protesta alla UCI

Nei giorni scorsi, le sei squadre hanno scritto allo Strategic Sport Manager Matthew Knight per chiedere chiarimenti. Nel documento, reso pubblico dal giornalista Daniel Benson, i team ribadiscono:

  • nessuna autorizzazione a montare o gestire il GPS da parte del loro staff;
  • rifiuto di selezionare un’unica atleta per il test, giudicato discriminatorio;
  • richiesta che la responsabilità e i rischi restino interamente a carico della UCI.

Situazione attuale

  • Confermata la squalifica per Visma | Lease a Bike e le altre squadre coinvolte, ad eccezione di AG Insurance-Soudal, reintegrata in extremis.
  • Resta da capire se nelle prossime ore arriverà una soluzione che permetta a tutti di gareggiare.

In sintesi: un test di sicurezza nato dopo la tragica morte di Muriel Furrer si è trasformato in una crisi diplomatica tra la UCI e alcune delle squadre più importanti del ciclismo femminile. Il futuro del GPS-tracking dipenderà da come si risolverà questa battaglia… e dagli equilibri di potere tra federazione e team.

La cronometro

La cronoscalata inaugurale del Giro di Romandia femminile 2025 e’ stato vinto dalla spagnola Paula Blasi, che ha rifilato 17” a Urska Zigart e 18” a Juliette Labous.

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