Mentre nel mondo si stanno diffondendo le notizie inerenti il piano di pace tra Israele e Palestina, con il piano di pace per la Striscia di Gaza che dovrebbe essere firmato nella giornata odierna, nel mondo del ciclismo arrivano le prime indiscrezioni inerenti il futuro della Israel-Premier Tech. Le proteste che si sono levate nel corso dell’ultima edizione della Vuelta a Espana hanno spinto gli organizzatori delle altre gare che si sono disputate dopo la corsa spagnola a chiedere formalmente al team di non presentarsi al via.
Negli ultimi giorni è stata comunicata ufficialmente la decisione di Sylvain Adams, presidente della Israel-Premier Tech, di lasciare la guida del team. In futuro, la squadra non sarà più israeliana, ma l’attività proseguirà con un nuovo nome e una nuova identità.
La stagione 2025, per i corridori della Israel-Premier Tech, dovrebbe ormai essere ufficialmente conclusa. La startlist provvisoria de Il Lombardia, l’ultima classica monumento della stagione, non vede la Israel-Premier Tech tra le formazioni annunciate al via. Una decisione che nasce sulla volontà di contenere eventuali proteste che, come nel caso della Vuelta a Espana, hanno portato gli organizzatori a cancellare le tappe.
Israel se ne va, Premier Tech potrebbe diventare primo nome
Il futuro della squadra potrebbe essere tutto in Canada. Ormai da diversi anni Premier Tech, azienda canadese, è partner della squadra che, fino a pochi giorni fa, era di proprietà di Sylvain Adams. Come spesso accade in queste situazioni (vedi la Visma, diventata main sponsor di quella che una volta era la Jumbo-Visma dopo l’addio della catena di supermercati Jumbo), il secondo sponsor della squadra potrebbe diventare il primo nome, acquisendo così la maggiore visibilità.
Quello che fa pensare alla possibilità che Premier Tech possa assumere il primo nome della squadra deriva anche dal fatto che nel 2026 il Canada ospiterà i mondiali di ciclismo su strada. Avere una squadra canadese, con sponsor locale, è sicuramente una motivazione che può spingere un’azienda, da sempre così vicina al mondo del ciclismo, a diventare main sponsor del team.
Il mondiale 2026 e le bici Factor
Il nuovo team potrebbe avere a disposizione anche la conferma del rinnovo di partnership con il produttore di bici Factor. L’azienda produttrice di bici aveva infatti minacciato di interrompere la sponsorizzazione se non fossero stati cambiati nomi e nazionalità, ma ora, alla luce di queste novità, tutto può cambiare, al punto tale che Factor potrebbe diventare secondo sponsor del team.
Resta infine da capire se gli altri partner, come l’azienda italiana Vini Fantini, decideranno di continuare a sostenere un progetto che sarebbe tutto nuovo. Infine, ci sono i nodi dei contratti, tra i quali quello di Chris Froome (che starebbe pensando però al ritiro), decisamente oneroso. Ma di questo sarà possibile parlarne solo una volta definito l’intero budget. Mentre gli occhi del mondo continuano a rimanere sulla Striscia di Gaza, con l’attenzione rivolta a una pace che sarebbe finalmente dietro l’angolo, si lavora per un futuro che potrebbe portare il mondo del ciclismo sempre più vicino al suolo canadese.