Matteo Trentin trionfa alla Parigi–Tours 2025: terza perla nella classica d’autunno

L’esperienza e la classe di Matteo Trentin fanno ancora la differenza. Il corridore della Tudor Pro Cycling Team ha conquistato una splendida vittoria alla Parigi–Tours 2025, imponendosi in uno sprint ristretto sul campione uscente Christophe Laporte e sul giovane fenomeno danese Albert Philipsen. Per l’italiano si tratta della terza affermazione in carriera nella classica delle foglie morte francesi, dopo i successi ottenuti nel 2015 e 2017.

Una vittoria costruita con intelligenza e tempismo, in una corsa tatticamente complessa e ricca di colpi di scena. Il finale, infatti, ha premiato chi ha saputo leggere meglio le situazioni, e Trentin – con la sua consueta lucidità – non ha sbagliato nulla.

La corsa: vento, polvere e strategia

L’edizione 2025 della Parigi–Tours si è corsa ad altissimo ritmo sin dalle prime fasi. Dopo vari tentativi di fuga, il gruppo ha lasciato andare un drappello di sei uomini, tra cui Johan JacobsOliver Knight e Kenny Molly, che però non sono mai riusciti a guadagnare più di quattro minuti. Le squadre dei favoriti, come Visma | Lease a Bike e Lotto Dstny, hanno tenuto la situazione sotto controllo, soprattutto quando il vento ha cominciato a creare ventagli e selezione naturale nel gruppo.

A una cinquantina di chilometri dall’arrivo, il margine dei fuggitivi si è ridotto drasticamente, e le prime mosse dei big non si sono fatte attendere. È stato proprio qui che Paul Lapeira e Thibaud Gruel hanno colto l’attimo giusto per allungare, costruendo un vantaggio di quasi 40 secondi, mantenuto fino ai -15 km.

Laporte accende la miccia, Trentin controlla e colpisce

Quando il gruppo sembrava incapace di reagire, Christophe Laporte ha deciso di partire in solitaria, seguito da Stefan BisseggerAlbert PhilipsenMatteo Trentin e Mathias Vacek. Il quintetto ha rapidamente ridotto il gap, con Laporte che ha preso l’iniziativa a dieci chilometri dall’arrivo, eliminando Vacek dal gioco e portando il distacco a pochi secondi.

Nel frattempo, la strategia della Decathlon Ag2r La Mondiale si è rivelata un boomerang: nel tentativo di gestire la superiorità numerica, la squadra ha ordinato a Lapeira di fermarsi, ma così facendo ha favorito il rientro degli inseguitori proprio sotto lo striscione dell’ultimo chilometro.

A quel punto, Trentin ha capito che era il momento di agire. Ha preso la ruota di Laporte e, negli ultimi 150 metri, ha lanciato una volata perfetta, lasciando alle sue spalle il francese e Philipsen. Lapeira e Gruel si sono dovuti accontentare rispettivamente del quarto e quinto posto.

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