Gli Enti di Promozione Sportiva (EPS) attivi nel settore del ciclismo amatoriale hanno sottoscritto un accordo di reciprocità che permetterà agli atleti di partecipare liberamente alle manifestazioni organizzate dagli EPS aderenti senza dover richiedere alcun ulteriore consenso a federazioni o enti terzi.
Si tratta di un cambio di scenario importante, che restituisce fluidità a un movimento spesso ostacolato da vincoli burocratici e interpretazioni normative discordanti. Il nuovo accordo riafferma invece il principio, già previsto dalla normativa, secondo cui la reciprocità tra EPS rappresenta una prerogativa autonoma e indipendente, non subordinata alla Federazione Ciclistica Italiana.
Un accordo legittimo e conforme alla normativa
Gli EPS ribadiscono così il loro diritto di definire in autonomia criteri, modalità e requisiti di partecipazione agli eventi competitivi da loro organizzati. L’intesa consente a società, organizzatori e atleti di programmare serenamente la stagione 2026, evitando incertezze e impedimenti dell’ultimo minuto.
Il ruolo di ACSI: fermezza, coerenza e tutela del movimento
Tra i promotori dell’accordo figura ACSI, che ha lavorato insieme a AICS, CSI, US ACLI, ASI, OPES, ENDAS, MSP e PGS per la definizione del nuovo quadro condiviso. Altri enti stanno valutando l’adesione.
ACSI sottolinea la propria linea di coerenza e fermezza nel difendere la libertà del ciclismo amatoriale e la centralità degli atleti. La posizione dell’ente ha contribuito a consolidare una visione comune all’interno del panorama ciclistico amatoriale.
“Il ciclismo amatoriale non ha padroni”
Nella nota, ACSI rimarca come il ciclismo amatoriale competitivo non appartenga a nessun monopolista e non possa essere assoggettato a pressioni unilaterali o a dinamiche di forza. Il cuore del movimento, sottolinea l’ente, rimane costituito da organizzatori, società sportive e atleti, protagonisti quotidiani della crescita del ciclismo sul territorio.
Gli EPS continueranno dunque a operare nel rispetto della normativa vigente e dei valori dello sport, con un’attenzione particolare alla tutela delle comunità ciclistiche locali.
2026: una stagione assicurata da regole chiare e piena legittimità
ACSI garantisce inoltre che la programmazione della stagione 2026 procederà regolarmente grazie all’accordo raggiunto. Gli eventi saranno legittimi, assicurati e riconosciuti secondo le norme e gli standard di sicurezza previsti.
Resta da capire, a questo punto, cosa farà la Federazione Ciclistica Italiana, che ha già parlato di rinnovo degli accordi con gli enti di promozione sportiva.






