Bici Specialized contraffatte su AliExpress, sette arresti in Cina

Un’operazione congiunta tra SpecializedAliExpress e le autorità cinesi ha portato allo smantellamento di due importanti stabilimenti clandestini dedicati alla produzione di articoli ciclistici contraffatti. L’azione, condotta lo scorso marzo ma resa nota solo di recente attraverso un comunicato ufficiale di AliExpress, ha portato all’arresto di sette persone coinvolte nella rete criminale.

Secondo quanto diffuso dalla piattaforma e-commerce, sono stati sequestrati prodotti falsificati per un valore commerciale di oltre 1,1 milioni di dollari. Tra questi figurano telai molto simili ai Specialized Tarmac SL8, componenti marchiati Roval, oltre 9.500 set di adesivi pronti per essere applicati su prodotti contraffatti. Nel blitz sono stati individuati anche articoli con i marchi Pinarello, Cannondale, Cervélo e Trek, portando il valore complessivo del materiale sequestrato a circa 1,6 milioni di dollari.

Come è nata l’operazione

La collaborazione è iniziata dopo che Specialized ha individuato su AliExpress alcuni venditori sospetti, che proponevano prodotti definiti “illegali e non sicuri”. L’azienda statunitense ha effettuato diversi acquisti anonimi, confermando che si trattava di repliche prive delle certificazioni di sicurezza richieste. AliExpress ha quindi messo a disposizione degli investigatori cinesi prove digitali e strumenti per risalire alla filiera produttiva fino ai laboratori dove i falsi venivano materialmente realizzati.

Specialized ha più volte sottolineato come i prodotti contraffatti non solo violino la proprietà intellettuale, ma rappresentino un rischio concreto per l’utente. Telai e caschi “fake” testati internamente dall’azienda non avrebbero superato gli standard minimi di sicurezza previsti dal settore.

La posizione di Specialized e le bici contraffatte su AliExpress

Andrew Love, Global Brand Protection Manager dell’azienda, ha commentato così l’operazione: “Siamo fermamente impegnati a proteggere chi pedala e a contrastare la diffusione di prodotti contraffatti, spesso pericolosi. Queste attività illecite non solo traggono in inganno i consumatori, ma minano la fiducia nei marchi autentici. La riuscita di questa operazione – la più grande mai registrata nel settore ciclistico – dimostra quanto sia fondamentale la collaborazione tra i brand e piattaforme come AliExpress.”

La cooperazione tra Alibaba (gruppo di cui AliExpress fa parte) e Specialized non è nuova: negli ultimi anni le due realtà hanno lavorato insieme in numerose indagini offline legate alla tutela della proprietà intellettuale, con oltre venti casi conclusi con successo. Già nel 2017 una precedente indagine congiunta aveva portato a un’altra maxi-operazione contro il mercato dei falsi.

Un fenomeno noto ai ciclisti

Molti appassionati conoscono bene la presenza, soprattutto sulle piattaforme asiatiche, di componenti e telai proposti a prezzi estremamente bassi. Il fenomeno delle copie ispirate ai modelli più prestigiosi – il celebre “Chinarello” per citare il caso più discusso – ha alimentato per anni discussioni sulla qualità, sulla sicurezza e sulla legalità di questi prodotti.

AliExpress, dal canto suo, dispone di un team dedicato alla tutela della proprietà intellettuale, segno evidente che il problema della contraffazione sulla piattaforma non è marginale. Tuttavia, il fascino del prezzo stracciato spesso spinge gli acquirenti a sottovalutare i rischi legali e, soprattutto, quelli legati alla sicurezza.

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