Soudal Quick-Step, la maglia 2026 è studiata per avere maggiore visibilità e sicurezza

In vista della stagione 2026, anche la Soudal Quick-Step ha svelato ufficialmente la nuova maglia da gara che accompagnerà la formazione belga nel prossimo anno agonistico. Il team WorldTour resta fedele alla propria identità, continuando la collaborazione con Castelli, azienda italiana che da anni cura l’abbigliamento della squadra, ma introduce alcuni dettagli inediti rispetto al recente passato.

Il colore dominante rimane il blu, vero marchio di fabbrica della Soudal Quick-Step, anche se in una tonalità leggermente più chiara rispetto alle stagioni precedenti. La principale novità riguarda però i fregi verde fluorescente, presenti sia sul torso che, in modo ancora più evidente, sulla schiena della maglia. Un accorgimento pensato per rendere i corridori più riconoscibili nel gruppo e migliorare la visibilità in corsa e in allenamento.

La sicurezza al centro del progetto

Il nuovo design si ispira infatti alla campagna “Shine for safety”, lanciata dalla squadra belga nella primavera scorsa. Come spiegato nella nota stampa diffusa dal team insieme alle prime immagini ufficiali della divisa, l’obiettivo è chiaro:

“Aumentando la visibilità del corridore durante le gare, gli allenamenti e l’uso di tutti i giorni, questa divisa mira ad aumentare la velocità con cui chi la porta può essere visto dagli altri utenti della strada ed è un piccolo, ma significativo, passo verso la sicurezza”.

Una filosofia che unisce estetica e funzionalità, in un periodo in cui il tema della sicurezza stradale è sempre più centrale anche nel ciclismo professionistico.

La stella dorata sulla maglia Soudal Quick Step 2026

A rendere la maglia 2026 ancora più speciale è un dettaglio simbolico ma di grande valore: sulla schiena campeggia una stella dorata, inserita per celebrare un risultato unico nella storia del team.
La Soudal Quick-Step vuole infatti ricordare di essere stata la prima squadra a raggiungere quota 1000 vittorie in gare ufficiali riconosciute dall’Unione Ciclistica Internazionale, un traguardo storico centrato nei mesi scorsi.

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