Accuse a Pogacar: “Troppi watt, è impossibile”. Ma mancano le basi

Nel giorno in cui si realizza la doppietta Giro-Tour 26 anni dopo Marco Pantani, c’è anche chi, basandosi solo sui watt (quindi senza avere prove reali), muove accuse a Tadej Pogacar di fare utilizzo di sostanze illecite. A parlare è uno che di sostanze vietate se ne intende, visto che si tratta di Antoine Vayer, ex preparatore della Festina, squadra che proprio 26 anni fa finì in uno scandalo doping che portò alla chiusura del team.

“Questo Tour puzza di doping, è il Tour più sporco di tutta la storia del ciclismo, anche al di sopra di quelli dei grandi anni dell’EPO. Dietro Pogacar, 8 corridori sono sospetti con valori tra 410 e 425 watt, inclusi due suoi compagni di squadra che hanno corso per lui ma che sono comunque finiti davanti (!): Almeida 4° con 425 watt e Yates 6° con 421 watt”, scrive Vayer sul proprio profilo Twitter.

L’ex preparatore ha fatto una media dei watt espressi da Tadej Pogacar lungo le ultime salite della Grande Boucle 2024. “Pogacar è nella zona mutante di oltre 450 Watt, con due exploit da alieno. Non pensavamo più che ciò fosse possibile. È una regressione. Con 454 Watt Standard medi, scalza l’Indurain del 1995 dal suo piedistallo e diventa il detentore del record storico di più travolgente”.

Ciò che lascia perplessi di queste accuse a Tadej Pogacar è che si utilizza solo un valore, quello dei watt espressi, quando in realtà sappiamo bene che il ciclismo, i metodi di allenamento e tutto il materiale tecnico è molto differente rispetto a quello di 26 anni fa.

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