Il Tour de France è sempre un grande spettacolo, e ogni anno lo sta diventando sempre di più. Anche se Tadej Pogacar è stato il padrone della Grande Boucle 2024, non abbiamo mai avuto l’impressione – a parte gli ultimi tre giorni – che la corsa fosse già finita, come avvenuto invece dopo la seconda tappa del Giro d’Italia, quando si era capito perfettamente che la corsa era praticamente già finita per ciò che riguardava la maglia rosa.
Come abbiamo scritto pochi giorni fa, restiamo fermamente convinti che il podio del Tour de France 2024 è simile a un podio olimpico, dove tutti e tre sono felici. Può essere felice Pogacar, che ha messo a segno la doppietta Giro-Tour; può essere felice Jonas Vingegaard, che fino a tre mesi fa era ricoverato in ospedale con uno pneumotorace; può essere felice Remco Evenepoel, terzo, vincitore di una tappa e della maglia bianca alla sua prima apparizione al Tour de France in carriera.
Il Tour de France ha dimostrato di essere un vero spettacolo. Ogni giorno c’è stata battaglia e ogni giorno è stato possibile acclamare un grande vincitore di tappa. Ma, soprattutto, bisogna dare a Tadej quello che è di Tadej: fuori dagli schemi, senza troppe regole, se non quella voglia di vincere che lo accompagna sempre, è riuscito nell’impresa che tanti corridori hanno sognato, e che sembrava davvero anacronistica la doppietta Giro-Tour. Ora lo sloveno guarda al mondiale, ma chissà che prima non si riesca a togliere una soddisfazione olimpica.
