Kopecky, iridata con il cuore: “Il titolo è per me e per la famiglia di Muriel Furrer”

“Ce l’ha fatta.”Questo titolo iridato è per me e per la famiglia di Muriel Furrer”; Lotte Kopecky si è confermata campionessa del mondo per il secondo anno consecutivo. Appena scesa di sella, manda un messaggio alla famiglia della ciclista Juniores scomparsa ieri: “Prima di tutto, voglio esprimere le mie condoglianze alla famiglia di Muriel Furrer – ha affermato Kopecky – All’inizio della gara c’è stato un minuto di silenzio e si vedevano le cicliste svizzere piangere… non vorresti mai vedere cose del genere. Anche per loro è un momento molto difficile.”

“È stata una giornata davvero irritante”, ha affermato Kopecky riguardo il maltempo a Zurigo, dove c’erano solo undici gradi e pioveva in continuazione. “Pioveva e non faceva caldo. Durante le salite si sentiva un po’ di calore, ma nelle discese si prendeva un freddo tremendo… A tre giri dalla fine stavo praticamente congelando. Ma ho cercato di mantenere la mente il più calma possibile.”

A 20 chilometri dall’arrivo, sembrava che la corsa di Kopecky fosse finita. Ha dovuto cedere quando Demi Vollering ha attaccato su uno degli ultimi strappi. “Nei tratti più ripidi non avevo problemi, ma sulla salita più lunga ho avuto qualche difficoltà. Ho cercato di recuperare con il mio ritmo.” E così è stato: a circa 14 chilometri dall’arrivo è riuscita a riagganciarsi. “Ci sono stati molti giochi psicologici”, ha raccontato Kopecky riguardo agli ultimi chilometri. “Bisogna mantenere la calma e usare l’energia al momento giusto.”

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