Mondiali ciclismo 2024, Pogacar polverizza gli avversari: vittoria dopo 100 km di fuga!

Tadej Pogacar si aggiudica i mondiali di ciclismo di Zurigo 2024: lo sloveno si è laureato campione del mondo grazie all’ennesima impresa d’altri tempi, coronando una fuga di ben 100 km, dei quali gli ultimi 50 corsi in solitaria. Grazie a questo successo, Tadej Pogacar diventa il terzo corridore nella storia capace di vincere, nello stesso anno, il Giro d’Italia, il Tour de France e il mondiale in linea: prima di lui ci sono riusciti solo Eddy Merckx e Stephen Roche.

Per gli avversari non c’è stato nulla da fare. Nel momento in cui Pogacar è scattato a 100 km dall’arrivo, gli altri hanno cercato a più riprese di organizzarsi, ma nulla hanno potuto fare contro lo strapotere dello sloveno. Tadej Pogacar vince i mondiali di ciclismo di Zurigo 2024 davanti a ben O’Connor, che chiude secondo, e Mathieu Van der Poel, che perde così la maglia iridata conquistata lo scorso anno a Glasgow. Resta fuori dal podio Remco Evenepoel, che è apparso anche decisamente nervoso nelle fasi più importanti della corsa.

Il corridore belga, campione del mondo nel 2022, ha chiuso in quinta posizione alle spalle di Toms Skuijns. Nessun italiano ha chiuso nei primi 10 la gara in linea di Zurigo.

Tadej Pogacar vince i mondiali di Zurigo 2024

La corsa si è decisa a 100 km dall’arrivo, quando Tadej Pogacar ha lanciato l’attacco che popi è risultato essere decisivo. Davanti c’era una fuga, composta da Mattia Cattaneo (Italia) Laurens De Plus (Belgio) Pavel Sivakov (Francia) Nelson Oliveira (Portogallo) Luc Wirtgen (Lussemburgo) Piotr Pekala (Polonia) Stephen Williams (Gran Bretagna) Magnus Cort (Danimarca) Kevin Vermaerke (USA) Silvan Dillier (Svizzera) Jay Vine (Australia) Simon Geschke e Florian Lipowitz (Germania) Tobias Foss e Johannes Staune-Mittet (Norvegia). Nell’azione era presente anche Jan Tratnik (Slovenia), che ha rallentato per aiutare Pogacar a rientrare sulla fuga principale.

Nel momento in cui lo sloveno è rientrato sugli uomini davanti ha lanciato un’altra accelerazione alla quale ha saputo rispondere solo Pavel Sivakov. Il portacolori della Francia non è mai sembrato in grado di dare cambi importanti al corridore sloveno, che è stato quasi sempre davanti a scandire il ritmo. A 50 km dalla conclusione, Pogacar decide che è necessario staccare anche lui, e lo fa con una facilità impressionante.

Avversari polverizzati

Gli avversari sono stati letteralmente sbaragliati. Nè il Belgio di Remco Evenepoel, né l’Olanda di Mathieu van der Poel, riescono a prendere in mano l’iniziativa: ne segue una gara fatta di attacchi e contrattacchi, che non portano a nulla: tra i due grandi favoriti della vigilia, ci prova a più riprese anche Ben Healy, ma tutti gli sforzi sembrano essere vani di fronte allo strapotere di Pogacar. Alla fine della gara, Pogacar strappa la maglia di campione del mondo a Mathieu van der Poel, che deve accontentarsi del terzo posto. Evenepoel chiude quinto davanti a Marc Hirschi, mentre Healy è settimo. Nulla da fare per gli italiani, che non sono mai stati al centro della gara nelle fasi clou: il migliore dei nostri è Giulio Ciccone, 25/o.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarร  pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verificato da MonsterInsights