Mondiali 2024, Evenepoel: “Una fuga di 100 km dall’arrivo è suicidio, ma non per Pogacar”

“Una fuga di 100 km in genere è considerata un suicidio, ma per Pogacar non è così”. Anche Remco Evenepoel è sorpreso dopo l’arrivo del mondiale di ciclismo 2024 a Zurigo.

“Certo, sono sorpreso – ha spiegato il campione del mondo a cronometro – se si dovesse ragionare normalmente il suo attacco sarebbe stato una mossa suicida, e ad un certo punto è sembrato che fosse davvero così visto che nell’ultimo giro è sembrato che ci stessimo avvicinando”.

A un certo momento, infatti, il gruppo con Evenepoel e Van der Poel era cronometrato a 30 secondi di ritardo: “Lui però era già in discesa e ha potuto mantenere il vantaggio. È stata una corsa speciale, il percorso permetteva a chi stava a ruota di risparmiare qualche energia ma ad un certo punto, quando mancavano 100 chilometri la corsa è esplosa e da quel momento siamo andati a tutta”.

Il belga spiega però di non avere rimpianti: “Ho fatto davvero ciò che potevo, di più non avrei potuto. È stata una corsa esplosiva, molto impegnativa. Non sono riuscito a battere i ragazzi allo sprint. Quindi questo è stato probabilmente il massimo che si può ottenere oggi”.

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