Mondiale Gravel 2024, sigillo di Marianne Vos

Picture by Simon Wilkinson/SWpix.com -

Marianne Vos aggiunge un nuovo titolo al suo palmarès: quello di campionessa del mondo gravel. La fuoriclasse olandese ha conquistato il suo primo titolo iridato nella disciplina battendo allo sprint Lotte Kopecky, dopo una battaglia iniziata prima della metà della gara. La belga si è dovuta arrendere nell’ultima volata, rimandando così la sua rincorsa al titolo mondiale.

La competizione è partita alle 12 da Halle, con l’assenza di Pauline Ferrand-Prévot, campionessa del mondo di due anni fa, che ha rinunciato a gareggiare per via di un forfait dell’ultimo minuto.

Il tracciato di questa terza edizione, lungo 134 chilometri, si è rivelato meno impegnativo rispetto ai precedenti Mondiali, con poche difficoltà altimetriche significative. Le atlete più potenti, in grado di fare la differenza sui tratti pianeggianti, avevano un vantaggio su questo tipo di percorso. Nei primi chilometri, il Belgio ha preso il controllo della gara, mantenendo alta l’andatura sui tratti sterrati.

La svolta della gara è arrivata nella seconda ora, quando Vos e Kopecky, due delle grandi favorite, hanno preso il largo rispetto al resto del gruppo. A metà gara avevano già accumulato un vantaggio di quasi un minuto su Lorena Wiebes, Puck Pieterse, Romy Kasper, Nicole Frain e Soraya Paladin. Wiebes ha tentato un inseguimento solitario, ma è stata ripresa dalle altre inseguitrici a circa 42 chilometri dall’arrivo.

Le due leader hanno collaborato fino agli ultimi chilometri, costruendo un margine di quasi 5 minuti sulle inseguitrici. Una volta entrate a Leuven, Vos ha sorpreso Kopecky con un attacco sul breve strappo finale, ma la belga è riuscita a rispondere, portandosi in testa all’ingresso del parco prima del rettilineo finale. Tuttavia, a 150 metri dall’arrivo, Vos ha sferrato lo sprint decisivo, lasciando Kopecky dietro.

A 37 anni, Marianne Vos, con il mondiale gravel, aggiunge un altro titolo mondiale alla sua straordinaria carriera, che conta ora 14 vittorie iridate in diverse discipline, consolidando ulteriormente il suo status di leggenda del ciclismo. I Paesi Bassi celebrano anche il bronzo di Lorena Wiebes, che ha superato Pieterse e Kasper nella volata per il terzo posto, mentre Soraya Paladin, prima italiana al traguardo, ha concluso con un ottimo sesto posto.

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