Enric Mas รจ stato uno dei principali protagonisti del finale di stagione: secondo alla Vuelta alle spalle di Remco Evenepoel, lo spagnolo ha anche vinto il Giro dell’Emilia e ha chiuso secondo a Il Lombardia alle spalle di uno scatenato Tadej Pogacar. Le ultime gare del 2022 hanno portato a un rendimento diametralmente opposto rispetto a quello ottenuto nella prima parte di stagione.
“Avevo paura delle discese, a volte mi sembrava di andare in bici per la prima volta. Avevo paura ad ogni curva. I dubbi si insinuano nella tua testa e poi prendono il sopravvento. La testa ti dice che devi frenare entrando in curve che puoi affrontare anche a 80km/h. ร difficile da spiegare ma quando la tua testa ti dice che devi fare qualcosa, tu lo fai”. Il Tour de France รจ terminato in anticipo per il corridore della Movistar a causa del contagio da Covid-19, ma spiega: “Al di lร di quello, il Tour รจ stato un disastro. Avevo capito che avrei dovuto ritrovare una certa tranquillitร in bicicletta. Ho lavorato a lungo nel mese che separa il Tour dalla Vuelta grazie all’aiuto di uno psicologo”.
Nell’intervista rilasciata a Cyclingnews, Mas individua tre cadute che probabilmente lo hanno condizionato non fisicamente ma di testa: una alla Tirreno-Adriatico a marzo, un’altra all’Itzulia Basque Country il mese successivo, e poi al Giro del Delfinato.
“Non sapevo quanto avrebbe influito il Covid, ma fortunatamente mi sono ripreso bene e ho trovato la forma migliore della mia vita. Ora spero di trascorrere un inverno tranquillo e presentarmi al massimo della forma negli appuntamenti principali della prossima stagione”.