Giro di Commenti – Antonio Tiberi, elogio alla continuità

Tra gli uomini di alta classifica, almeno fino ad oggi, Antonio Tiberi è stato il corridore più continuo. Non ha mai avuto crolli, è sempre stato continuo fino alla fine. Lo abbiamo capito nel corso degli anni, è proprio questa continuità il punto di forza del corridore laziale, attualmente terzo in classifica generale allo spallo del duo della UAE Team Emirates XRG.

Può sembrare poco, ma non lo è. In una grande corsa a tappe sono queste le cose che fanno la differenza. Lo scorso anno, il corridore della Bahrain-Victorious ha centrato la top-5 proprio perchè non ha mai avuto brutte giornate: solo nella tappa di Livigno aveva dovuto cedere qualcosa, ma per il resto è sempre stato lì. Fu lo stesso Tadej Pogacar ad esaltarlo, quando, dopo la frazione di Cusano Mutri, disse: “Tiberi è l’unico corridore che ha le palle per attaccare“.

Le cronometro sono ormai alle spalle. Quella in Albania è andata abbastanza bene, quella di Pisa è andata molto bene. Tiberi attende ora le prossime salite per cercare, quantomeno, di far saltare il banco. In tutto questo, il grande vantaggio del corridore laziale è che può puntare su una squadra forse non allo stesso livello della UAE, ma comunque molto unita, con un uomo di grandissima esperienza come Damiano Caruso pronto a vendere cara la pelle per la causa.

Una delle tappe che potrebbe esaltare le caratteristiche di Tiberi potrebbe essere la quindicesima, quella che prevede la scalata del Monte Grappa e l’arrivo ad Asiago. Salite regolari, senza pendenze impossibili, dove sarà molto importante capire come agire tatticamente.

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