Lefevre: “Non è corretto pagare una ciclista 60mila euro”

Parole destinate a far discutere quelle di Patrick Lefevre. Il team manager belga della Soudal Quick Step è alle prese quest’anno anche con una nuova avventura nel ciclismo femminile, con la AG Insurance.

Riguardo le ragazze in gruppo, Lefevre ha affermato: “Credo molto nelle potenzialità del ciclismo femminile, non fraintendetemi, è solo che al momento è spinto artificialmente. Prendiamo ad esempio il salario minimo: nel WorldTour sono 60.000 euro su base annua, la stessa cifra per quanto riguarda gli uomini, questo non è corretto”, ha affermato Lefevere a De Krant van West-Vlaanderen. 

“Ci sono atlete che non valgono quella cifra. Al Tour de France femminile dello scorso anno, ad esempio, hanno dovuto allungare il tempo massimo perché altrimenti metà gruppo sarebbe arrivato fuori tempo. Non si pagano 60.000 euro per chi non riesce nemmeno a tenere il passo, vero? Oggi il top del ciclismo femminile non è abbastanza omogeneo per giustificare questo salario minimo”, afferma Lefevere.

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