La Jumbo-Visma è la nuova Quick-Step? I numeri sono impietosi…

Il week end di apertura del calendario belga su strada, composto dalla Omloop Het Nieuwsblad e dalla Kuurne Brussel Kuurne, ha dato dei responsi molto importanti anche se siamo a circa un mese e mezzo dagli appuntamenti più importanti, come il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix. Le gare sul pavé devono però essere preparate in maniera scrupolosa, e questi primi segnali non possono passare sotto traccia.

In primo luogo, abbiamo assistito ad un dominio totale della Jumbo-Visma nell’opening weekend in Belgio. Due gare d due vittorie, una con Dylan Van Baarle e l’altra con Tiesj Benoot, che in vista di sabato prossimo già sogna di riprendersi la Strade Bianche. Inutile girarci intorno: il team olandese ha dominato in lungo e in largo, mostrando al mondo intero che il team non vive solo per le corse a tappe, ma anche per quelle di un giorno. Teniamo anche in considerazione che deve ancora fare il suo esordio su strada un fuoriclasse assoluto come Wout Van Aert, che tornerà a gareggiare alla Tirreno Adriatico. Insomma, se gli olandesi per ora stanno dominando, in teoria con l’arrivo di Wout possono provare ad estendere ancora di più il loro dominio.

Dopo queste due gare, è difficile stabilire chi possa essere l’avversario diretto della Jumbo-Visma. Di sicuro, ad oggi, non è sembrata abbastanza convincente sul pavé la Soudal Quick-Step, la squadra che tradizionalmente domina a queste latitudini. Se da una parte il team può coccolarsi Remco Evenepoel vincitore all’UAE Tour e il ritorno al successo di Julian Alaphilippe, dall’altra parte non possiamo dire che la squadra di Patrick Lefevre abbia corso così bene sabato e domenica. Se non altro non siamo abituati a vedere questi ragazzi, che conoscono alla perfezione queste insidiose strade, correre di rimessa. Sicuramente schierare di nuovo Alaphilippe nelle prossime gare fiamminghe può essere una mossa azzeccata, così come tornare a puntare su Kasper Asgreen, che ha dovuto saltare il weekend di apertura. Al netto di tutto, le statistiche dicono che la squadra di Lefevre non partiva così male sul pavé da 12 anni.

A livello di squadra abbiamo visto sicuramente molto bene la Lotto-Dstny. Quando il team era nel World Tour spesso “steccava” questi appuntamenti, ora che sono stati retrocessi a Professional le cose sembrano andare meglio. Arnaud De Lie ha dimostrato di non essere solo un velocista ma anche un grande interprete del pavé. Così come ha dimostrato grande caparbietà proprio un ex Lotto, Tim Wellens, che ha lavorato bene insieme al suo nuovo team, la UAE Team Emirates. Il belga sarà una grande spalla per Tadej Pogacar al Giro delle Fiandre.

In conclusione, credo sia giusto spendere due parole per Greg Van Avermaet. Gli anni passano, ma lui è sempre lì davanti a lottare, forse anche un po’ isolato. Sarebbe bello vederlo all’opera con qualche compagno un po’ più competitivo, magari il vecchio Greg potrebbe tornare a togliersi qualche bella soddisfazione.

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