Ma ora anche la Ineos deve credere in Ganna

A 24 ore di distanza dalla Milano-Sanremo, dove Filippo Ganna ha conquistato il secondo posto alle spalle di Mathieu Van Der Poel, crediamo sia sacrosante una riflessione di carattere generale. Bisogna partire da un presupposto: Ganna ha corso da capitano della Ineos-Grenadiers, ma nei piani originari non avrebbe dovuto essere il leader del team britannico. Dopo la vittoria della Strade Bianche, la squadra puntava fortemente su Tom Pidocock per la Milano-Sanremo, ma il suo infortunio ha spianato la squadra al piemontese.

Fino ad oggi, cronometro a parte, questa รจ stata l’unica occasione in cui Filippo ha corso da capitano per la sua squadra. In troppe occasioni il talento azzurro รจ stato sacrificato per lavorare come gregario: รจ vero, in una squadra come la Ineos-Grenadiers, la piรน ricca del mondo, รจ giusto che ci siano delle gerarchie, ma Filippo ha un motore eccezionale, e crediamo che abbiamo dimostrato in piรน circostanze di avere le doti di leadership.

Adesso, in vista della Parigi-Roubaix, la squadra deve essere la prima ad avere fiducia incondizionata in Ganna, dandogli il ruolo di capitano indipendentemente dagli infortuni e dalle indisponibilitร  degli altri corridori. E’ giusto che Pippo sia un leader e che riesca a togliersi di dosso quella paura che non gli ha permesso di seguire Mathieu Van Der Poel, perchรจ le cose ieri alla Sanremo sarebbero potute andare in modo diverso.

Dato che Filippo dovrร  correre anche il Giro d’Italia, non รจ da escludere che possa saltare il prossimo Giro delle Fiandre, una corsa che dovrebbe comunque adattarsi alle caratteristiche del due volte campione del mondo della cronometro. Ora bisogna rivedere le gerarchie e sperare che anche in casa britannica si riesca a vedere Ganna come un vero leader.

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