“Provo un’emozione enorme che faccio fatica a descrivere a parole. Tante persone hanno detto che potevo giocarmi le mie carte oggi, che il Mur de Huy era perfetto per me, che sarebbe stata una gara dura, come piace a me. Cose vere, ma poi ci sono sempre le avversarie. E qui, oggi, c’erano atlete molto forti”. gaia Realini si è messa ancora una volta in evidenza con il terzo posto conquistato oggi alla Freccia Vallone. L’ennesimo risultato di prestigio per la portacolori della Trek-Segafredo, che ha avuto al proprio fianco due gregarie d’eccezione come Lizzie Deignan ed Elisa Longo Borghini.
“Grazie al team e ai miei compagni, ho affrontato la sfida con grande fiducia e serenità. Hanno creduto in me fin dall’inizio. Siamo un gruppo forte, solido come una roccia. Se ho ottenuto questo podio oggi è perché le mie capacità sono emerse grazie al lavoro di squadra e al nostro spirito. Un grazie di cuore a tutte”.
Commentando la gara, l’abruzzese ha spiegato: “Penso che Vollering abbia fatto qualcosa di straordinario. La mia tattica era aspettare l’ultimo passaggio al Mur de Huy e giocarmi lì le mie possibilità. Grazie ai consigli di Elisa Longo Borghini mi sono avvicinata al muro con il mio ritmo. Nei giorni scorsi abbiamo guardato insieme gli arrivi degli anni scorsi e ho capito subito che non dovevo prendere subito di petto l’ascesa. È stato grazie a questo consiglio che ho mantenuto un piccolo distacco e poi, negli ultimi 100 metri, ho accelerato e superato Mavi Garcia”.
Risultati importanti per Gaia
“Da quando ho iniziato la mia avventura con la Trek-Segafredo ho sempre sentito la voglia di fare bene – ha proseguito la Realini – ma senza alcuna pressione negativa. Lo stesso è accaduto ieri nella riunione di squadra, quando sono stato nominata leader. Ero scettica, perché so di essere giovane e inesperta, ma tutte le mie compagne di squadra mi dicevano che avevo mostrato il mio potenziale, che potevo dimostrarlo e che avrebbero corso per me. In gara mi hanno sempre protetta, ho speso solo un po’ troppe energie quando ho dovuto cambiare la ruota prima del penultimo giro. Non mi sono mai sentita sola. Le più esperte come Elisa, Lucinda e Amanda mi hanno aiutato a gestire la gara; Lizzie mi ha guidato per gran parte della gara, mantenendomi nelle migliori posizioni. In breve, hanno fatto tutte un lavoro incredibile. Ho creduto fino alla fine in questo risultato e sono felicissimo di aver ripagato la fiducia”.