Tadej Pogacar ammette di avere “solo il 70% di mobilità del polso”. La stagione dello sloveno rischia di essere caratterizzata dalla caduta alla Liegi-Bastogne-Liegi, con la frattura del polso che continua a dare problemi al corridore della UAE Team Emirates.
Alla vigilia della partenza del Tour de France da Bilbao, Pogacar spiega: “Vedremo in gara come starò, ho fatto un buon allenamento nelle ultime due settimane ma non ho corso. Normalmente si corre il Delfinato o il Giro di Svizzera prima del Tour de France. Penso che le gambe siano buone, la testa super-buona, spero di essere pronto”.
Le preoccupazioni dello sloveno riguardano soprattutto “la prima settimana, ma spero di avere buone gambe. Abbiamo visto il finale della prima tappa, sarà super esplosivo. Ci sarà una grande selezione, forse 10 o 15 corridori che possono puntare alla vittoria di tappa. Se sono pronto, potrebbe essere un’occasione per guadagnare. Se durante il Tour riuscissi a prendere secondi qua e là, mi piacerebbe farlo”.
Al Giro del Delfinato, Vingegaard ha rifilato più di due minuti ad Adam Yates, corridore che partirà da capitano insieme a Pogacar: “L’anno scorso ho ricevuto una grande lezione. Cercheremo di fare meglio quest’anno anche se Vingegaard è il favorito per la vittoria finale al Tour de France. Ha dominato al Delfinato e ha detto che non era nella sua forma migliore, quindi può solo fare meglio”.