Giro d’Italia 2024, Pogacar dopo Oropa: “Bello vincere, ma mancano ancora 19 tappe”

Tadej Pogacar ce l’ha fatta: alla seconda occasione, quella piรน adatta alle sue caratteristiche, รจ riuscito a conquistare la maglia rosa. Ieri a Torino aveva corso con il lutto al braccio per commemorare uno dei suoi ragazzi del Pogi Team, la sua formazione giovanile: un ragazzo ha infatti perso la vita in un incidente mortale in kayak. Stavolta, perรฒ, lo sloveno รจ riuscito nell’impresa ed entra nel novero dei corridori capace di vincere almeno una tappa in tutte e tre le grandi corse a tappe. Tutto questo, con il brivido della caduta dopo la foratura a circa 10 km dall’arrivo.

“Non ho avuto paura dopo la foratura – ha affermato Pogacar in conferenza stampa -dalla macchina mi hanno detto di arrivare fin dopo la curva per fare il cambio ruota ma il carbonio era arrivato a toccare l’asfalto, quindi sono finito a terra. Nulla di grave, รจ stata una botta di adrenalina”.

Nonostante abbia vinto a Oropa e abbia la maglia rosa sulle spalle giร  dopo la seconda tappa, Pogacar non appare sorridente in conferenza stampa: “Eโ€™ sempre bello vincere e conquistare la maglia di leader. Oggi poi รจ stato un vero piacere correre perchรจ l’atmosfera con i tifosi a bordo strada era eccezionale. Per me รจ ancora piรน bello perchรจ adesso rientro nel novero dei corridori che hanno vinto almeno una tappa in tutte e tre le grandi corse a tappe. Sono super felice, ma ci sono ancora 19 tappe da affrontare. Non posso dire di aver vinto il Giro d’Italia, bisogna arrivare fino alla fine”.

Tra gli avversari, Pogacar, dopo la tappa di Oropa, fa capire che teme molto Geraint Thomas. Il corridore gallese non ha risposto direttamente all’azione di Pogacar, ma lo sloveno mette le cose in chiaro: “Thomas รจ un cronoman molto forte e in questo Giro ci sono due prove contro il tempo. Lui gareggia spesso a cronometro, io lo faccio solo nelle grandi corse a tappe”. E negli ultimi anni il Tour non รจ stato proprio ricco di prove a cronometro. L’obiettivo sarร  quello di “perdere il meno possibile nella tappa dello sterrato, poi dare il massimo nella cronometro. Ho giร  fatto la ricognizione delle due cronometro e in quelle circostanze bisognerร  dare tutto”.

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