Ha vent’anni ed è il corridore più giovane del Giro. Giulio Pellizzari non è riuscito a battere Tadej Pogacar, ma si è guadagnato i suoi occhiali dopo un numero impressionante e un gesto bellissimo nella tenda vicina al palco premiazioni. Il marchigiano della VF Group Bardiani CSF Faizané è scattato sulla lunga salita del Pinei, accompagnato da Scaroni e Costiou. Insieme hanno raggiunto e poi staccato Alaphilippe, e nel tratto più duro del Monte Pana Giulio ha provato l’azione solitaria. All’ultimo chilometro, però, è stato raggiunto e superato dalla maglia rosa.
???? True respect, and a day that Giulio Pellizzari will never forget.
— Giro d'Italia (@giroditalia) May 21, 2024
???? Never change @TamauPogi, never change #GirodItalia pic.twitter.com/KuiU5bh12C
Nelle ultime centinaia di metri anche Dani Martinez è riuscito a riprendere Pellizzari, ma il giovane ciclista ha trovato la forza di resistere in volata e ha tagliato il traguardo al secondo posto, a 16 secondi dal vincitore del Giro.
«Oggi mi sentivo bene sin dalla partenza – ha confessato Giulio Pellizzari al termine della corsa – ed è una grande soddisfazione, soprattutto perché solo cinque giorni fa ero più a casa che in gara. Avevo tosse, raffreddore, mal di gola ed ero… più di là che di qua. Ma grazie alla mia famiglia, a Massimiliano Gentili e a Leonardo Piepoli sono riuscito a rimanere in corsa e oggi ho vissuto una giornata bellissima».
Il ritiro dal Giro è stato a un passo: «All’undicesima tappa ho chiamato Massimiliano Gentili e gli ho detto “io torno a casa”, ma lui mi ha insegnato a non mollare e questo risultato è per lui». Con il cuore gonfio di sincerità, Pellizzari confessa: «Quando l’ho visto arrivare ho pensato “Bastardo, ancora…” ma è giusto così. Gli occhiali? Mio fratello ieri mi ha scritto “trova il modo di prendere gli occhiali a Pogacar” e così sono entrato nella tenda, glieli ho chiesti e mi ha regalato anche la maglia rosa. Auguro a Tadej tutto il meglio, è un grande, è il migliore della storia. Il mio Giro? È appena all’inizio…».