Categorie amatoriali donne, qualcosa non quadra

A fine 2022 abbiamo riportato la notizia dell’equiparazione delle categorie maschili e femminili nelle corse amatoriali (fai click qui per rileggere l’articolo). La decisione è stata presa dalla Federazione Ciclistica Italiana al fine di favorire la partecipazione delle donne alle granfondo: fino allo scorso anno, infatti, le categorie femminili erano suddivise in Elite Woman Sport, W1, W2 e W3. Da quest’anno, invece, le categorie femminili seguiranno quelle maschili, da Junior Women Sport fino alle W8.

Nel corso degli ultimi giorni, però, molti organizzatori di circuiti amatoriali e di granfondo stanno “aggirando” questa regola in virtù di possibili accorpamenti di categoria. In modo particolare, questa scelta riguarda soprattutto coloro che organizzano manifestazioni amatoriali sotto l’egida di altri enti di promozione sportiva.

Non sono pochi i casi di circuiti che, fino ad oggi, hanno inserito nel regolamento solo 3 o 4 categorie amatoriali. Premettendo che la Federciclismo non ha ancora rinnovato le convenzioni con gli enti (che scadono il 31 gennaio, quindi nei prossimi giorni si dovrebbe sapere qualcosa a riguardo), ad oggi è sempre stato previsto un allineamento di categorie tra gli enti e la Federazione. Magari alcuni enti decidono di rinominarle, ma le fasce d’età sono sempre le stesse.

E’ chiaro che un maggior numero di categorie permette una competitività differente tra le ragazze: un conto è accorpare tutte le donne dai 20 ai 40 anni, un conto è suddividerle in fasce più ristrette di età.

Ci si domanda, a questo punto, cosa farà la Federazione nel momento in cui verranno rinnovate le convenzioni con gli enti di promozione sportiva: è facile immaginare che le categorie possano diventare sempre le stesse, al fine di mantenere un’uniformità di riconoscimenti tra tutte le gare. Bisognerà aspettare dopo il 31 gennaio per avere una risposta definitiva.