La stagione del pavè ricomincia nello stesso modo in cui era terminata lo scorso anno: Dylan van Baarle, vincitore della Parigi-Roubaix lo scorso anno, si è imposto alla Omloop Het Nieuwsblad, la gara belga che ha dato il via alla stagione dei muri in pavè nelle Fiandre. Il successo è arrivato in un modo molto simile a come era maturato nel 2022 alla Roubaix, con un attacco da lontano e con un arrivo in solitaria.
Per Van Baarle si è trattato dell’esordio stagionale e della prima gara con la nuova squadra, la Jumbo-Visma. Il tutto è stato bagnato con un successo a dir poco strepitoso. L’azione decisiva è nata poco prima dell’imbocco del Muur, la penultima asperità di giornata, sulla falsariga del vecchio percorso del Giro delle Fiandre. L’azione di Van Baarle, dopo il Bosberg, sembrava quasi per spegnersi, ma nel finale è riuscito a far valere le proprie doti di passista per presentarsi tutto solo al traguardo.
Grande sconfitto di giornata è Arnaud De Lie: il corridore della Lotto-Dstny ha dimostrato di avere una gran gamba, ma è stato fermato da alcune cadute e da una foratura proprio nella fase cruciale della corsa. Sul terzo gradino del podio, a completare la grande festa della Jumbo-Visma, sale Christophe Laporte.
No stopping Dylan Van Baarle today in #OHN23! ???? In the background, Arnaud De Lie ????and Christophe Laporte ????sprint to a podium place. #OHNmen pic.twitter.com/sXUgozXR87
— Omloop Nieuwsblad (@OmloopHNB) February 25, 2023
Giornata non del tutto felice anche per Tom Pidcock: il britannico era davanti proprio quando è nata l’azione decisiva con Van Baarle, ma il capitano della Ineos Grenadiers alla fine si è dovuto accontentare della quinta posizione. Per gli italiani arriva il settimo posto di Davide Ballerini, che è il primo dei corridori della Soudal-QuickStep all’arrivo. Da segnalare anche la grande prova di Jonathan Milan, che è stato in fuga anche nelle fasi cruciali di gara, e Andrea Pasqualon, che ha chiuso ottavo.
Tra le ragazze arriva invece l’ennesima riconferma in terra belga per Lotte Kopecky: migliore delle azzurre l’inossidabile Marta Bastianelli, terza.
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