Egan Bernal è uno dei corridori dai quali ci si aspetta sempre molto. Dopo aver vinto un Tour de France e un Giro d’Italia, il corridore della Ineos-Grenadiers sta avendo un 2023 a ostacoli, dove sembra non avere ancora la forma migliore. La stagione non era iniziata male: al Tour de San Juan, in Argentina, aveva chiuso in quarta piazza la frazione regina, per poi ritirarsi il giorno seguente a causa di problemi al ginocchio. In Catalogna si è ritirato nel corso della sesta tappa, mentre al Giro dei Paesi Baschi ha chiuso in novantaduesima posizione in classifica generale.
In un’intervista rilasciata a Laura Meseguer e pubblicata su Rouleur, Bernal è tornato a parlare di ciò che è accaduto a gennaio: “Sono sempre stato molto paziente e molto calmo, ma dopo essermi sentito non così male in Argentina e dovermi fermare per tre settimane, tutto è stato complicato. L’ultima settimana stava diventando terribile e volevo che passasse in fretta. Ma, anche se suona ripetitivo, dopo l’incidente che ho avuto, tutto è un guadagno. Dopo tutte le cose brutte che ho avuto, so che non posso lamentarmi”.
Bernal, il rientro dopo l’incidente
Il 24 gennaio 2022, Bernal ha subito un terribile incidente mentre si allenava con alcuni dei suoi compagni di squadra Ineos Grenadiers in Colombia. Il referto medico è stato devastante. Meno di due settimane dopo si è rimesso in piedi ed è salito subito su una cyclette, e un mese e mezzo dopo ha condiviso sui suoi canali social le sue prime pedalate sui rulli. “Senza quell’atteggiamento e quelle aspettative di essere come eri, non lavori con la stessa intensità. Ha lavorato per questo motivo”, ha spiegato il suo preparatore.
“Non so se vincerò ancora”
I problemi alla schiena che hanno caratterizzato il Tour de France 2020 sono stati superati e il lavoro svolto ha portato alla vittoria del Giro d’Italia 2021, ma è chiaro che è difficile riprendersi dall’incidente del 2022. Ne è consapevole anche lo stesso Bernal: “Vedo la vita in modo diverso. Anche se non vincerò nient’altro, sono calmo. Ho vinto un Tour de France e un Giro, e ho avuto un incidente di cui non potevo controllare le conseguenze, ma ho fatto del mio meglio nella mia guarigione per me stesso, per la mia famiglia, per mio fratello, per le persone che mi amano e per la squadra che mi ha dato tutto il supporto. Mi ritengo un professionista e svolgo il mio lavoro nel miglior modo possibile”.