Alessandro Fedeli, terzo a Francoforte, ha conquistato il primo podio dell’UCI WorldTour per il Q36.5 Pro Cycling Team.
La Q36.5 Il Pro Cycling Team ha corso una gara aggressiva sin dall’inizio, con Matteo Moschetti protagonista della fuga iniziale di giornata. I sei fuggitivi hanno avuto un vantaggio massimo di oltre sette minuti, ma alla fine sono stati ripresi a 90 km dall’arrivo.
Ne sono seguiti diversi attacchi, tra i quali una forte azione ai -50km, che ha diviso il gruppo in due grandi tronconi, eliminando la maggior parte dei velocisti puri. Alessandro Fedeli e il britannico Mark Donovan sono stati bravi a rimanere nel gruppo di testa, mentre la Jayco AlUla ha scandito il ritmo in testa alla gara.
La mossa vincente è arrivata nell’ultima salita della giornata, il Mammolshainer, a circa 36 km dal traguardo. Un gruppetto di 10 corridori si è staccato e ha aperto un distacco di 45 secondi, tra cui Fedeli, che ha sempre mantenuto una buona posizione entrando nei settori decisivi.
Oltre a Fedeli, il gruppo era composto da Søren Kragh Andersen (poi vincitore), Georg Zimmermann, Patrick Konrad, Marc Hirshi, Ben Hermans, Stephen Williams, Georg Steinhauser, Lorenzo Rota e Martin Marcellusi.
Il gruppo ha fatto del suo meglio per colmare il divario, ma, alla fine, la vittoria è stata decisa in uno sprint tra i 10 corridori in testa. Kragh Andersen ha conquistato la vittoria, mentre Fedeli ha avuto abbastanza forza nelle gambe per arrivare a uno splendido terzo posto, dietro a Patrick Konrad.
“Sono molto contento di questo risultato e felice di aver corso la Eschborn-Francoforte. Voglio fare i complimenti all’organizzazione perché è una delle gare più belle che abbia mai fatto. È una gara fantastica, con strade e percorsi fantastici. Hirschi ha sferrato un forte attacco nell’ultima salita, è stata una grande fatica e in quel passaggio eravamo solo in cinque. C’era un corridore solitario davanti e quattro sono rientrati dopo. Nello sprint ho fatto del mio meglio e sono molto contento di aver conquistato questo terzo posto. Per tutta la stagione ho avuto buone gambe ma non ho mai avuto l’opportunità, prima di oggi di mostrare cosa sono capace di fare”.